A diciott’anni scappa da sola dall’Ucraina
Lesya torna dalla famiglia di Casargo

La storiaArrivata a 7 anni per un soggiorno terapeutico, ha vissuto con la famiglia Fazzini A Kiev frequentava l’università, ha lasciato i genitori alla frontiera per raggiungere la Valsassina

Un’amicizia che dura da dieci anni e che ha riportato Lesya, diciottenne ucraina in fuga dai bombardamenti, a Casargo. Un viaggio durato dieci giorni, prima da Kiev a Leopoli e poi fino a Cracovia, in Polonia, per scappare dall’orrore della guerra e ricongiungersi con la famiglia Fazzini. Ieri pomeriggio, finalmente, l’arrivo in Valsassina, con il pensiero però rivolto al padre e alla madre che sono dovuti rimanere in Ucraina.

Il racconto

«Lesya – racconta Morena Fazzini - ha iniziato a venire da noi quando aveva 7 o 8 anni per un soggiorno terapeutico. Poi è sempre venuta in Italia tutti gli anni, anche due volte all’anno e infatti, parla benissimo la nostra lingua. Soltanto con il Covid aveva interrotto i viaggi».

Il primo contatto era avvenuto attraverso Les Cultures, poi con l’associazione Cassago chiama Chernobyl. I viaggi e i rapporti in tutti questi anni sono sempre rimasti molto stretti con tutta la famiglia Fazzini.

«Appena è iniziata la guerra – continua Morena Fazzini - Lesya ci ha chiamato dicendoci che voleva scappare e noi siamo subito stati disponibili ad accoglierla, anche perché qui da noi sta bene, essendo stata nostra ospite per diverso tempo. Il padre l’ha accompagnata fino a Leopoli, per circa 500 chilometri, e poi è dovuto tornare indietro. Il viaggio è durato dieci giorni, c’è voluto molto tempo soprattutto per attraversare il confine e la dogana con la Polonia».

Una volta giunta a Cracovia, dove è stata ospitata da altri ucraini, la famiglia Fazzini si è mossa per riportarla a Casargo organizzandole il viaggio in pullman fino a Milano dove è giunta nel tardo pomeriggio di oggi. E da lì in auto fino alla Valsassina. Altri particolari su La Provincia di Lecco in edicola lunedì 7 marzo

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