Usa-Iran,ma la vera
battaglia è un’altra

Insomma, la grande paura sembra passata. Le forze armate dell’Iran hanno risposto all’uccisione del generale Suleimani lanciando una pioggia di razzi su due basi americane in Iraq. Razzi che, a quanto pare, non hanno fatto vittime di sorta e provocato danni molto secondari.

Donald Trump ha replicato alla replica con un discorso dei suoi, che nella forma accusava l’Iran di ogni possibile colpa (con la sola eccezione, forse, degli incendi in Australia) ma nella sostanza riponeva il fucile. Pare addirittura che le autorità iraniane avessero avvertito quelle irachene dei lanci imminenti. Per evitare vittime civili, certo. Ma forse nella malcelata speranza che avvenisse quanto poi è in effetti avvenuto: e cioè che gli iracheni a loro volta avvisassero gli americani.

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