Peccati: «Sul Turismo aziende lasciate sole dal comune»

Il presidente di Confcommercio Lecco: «L’industria nel nostro territorio rimane trainante, ma è tempo che si trovi anche un’altra identità Serve una cabina di regia per valorizzare i progetti»

«V isione, umiltà nel voler capire e imparare dai più bravi, volontà e capacità di programmazione è quello che manca all’amministrazione locale per rendere il turismo a Lecco una vera industria», afferma il presidente di Confcommercio, Antonio Peccati, che qui spiega ruolo e visione dell’associazione verso gli iscritti e il territorio.

I rincari di merci ed energia sono arrivati a valle. Come ne stanno risentendo le imprese del commercio?

Dopo la pandemia che fra i nostri iscritti ha colpito bar, ristoranti, alberghi, rifugi e campeggi, c’è stata una buona ripresa, che nel 2021 ha superato l’anno record 2019, così come hanno retto bene altri settori fra cui il commercio di arredo. Per il turismo le cose vanno molto bene anche ora, nonostante i rincari ancora in atto. Abbigliamento e calzature, in crisi già prima del Covid, continuano a far fatica, così come i concessionari d’auto. La pandemia ha selezionato fra le imprese che non hanno retto, strette fra il peso dei costi fissi e la mancanza di consumi. Ecco perché chiediamo all’amministrazione comunale attenzione verso le attività del turismo. A Lecco l’industria è trainante, ma è tempo che il territorio trovi anche un’altra identità nel turismo. L’amministrazione comunale ci deve credere, con volontà di sfruttare le caratteristiche del territorio.

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