Cristina, rapita e uccisa dalla ’ndrangheta. Svolta dopo 47 anni: c’è un altro “ideatore”, un boss calabrese

Eupilio Quattro indagati, il nome nuovo è quello di Giuseppe Morabito: fu lui il mandante. Decisiva un’impronta digitale del 2007. Ricostruiti la dinamica e i ruoli del rapimento

Cristina Mazzotti è stata sequestrata e ammazzata dalla ’ndrangheta su ordine del boss Giuseppe Morabito. Ne è convinta la Procura antimafia di Milano e la squadra mobile, che hanno chiuso una nuova tranche dell’indagine sul tragico rapimento di quasi cinquant’anni fa a Eupilio notificando quattro avvisi di garanzia ad altrettanti presunti sequestratori: Morabito, 78 anni, originario di Africo ma residente a Tradate; Giuseppe Calabrò, detto u’ dutturicchiu, che all’epoca aveva 25 anni e che successivamente è diventato poi uno dei nomi di maggior peso della ’ndrangheta a Milano.

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