Oggiono va in aiuto
a positivi e “isolati”

Con il supporto della Protezione civile si consegnano cibo e medicinali: almeno un centinaio le persone in difficoltà

Un aiuto quotidiano, che va dalla spesa all’acquisto di medicinali, per tutte quelle persone che rientrano nelle fasce deboli della popolazione e che sono maggiormente a rischio nell’attuale situazione di espansione della pandemia.

Da questa settimana, a Oggiono, riprende il progetto “A casa ma non da soli”, promosso dall’amministrazione comunale del sindaco Chiara Narciso con la preziosa collaborazione del gruppo di protezione civile.

Lanciato durante la prima ondata in primavera, la scorsa settimana, il progetto era stato organizzato per affrontare le nuove emergenze. Il cambio di scenario, imposto dal Dpcm, impone una rimodulazione dello stesso, anche se le finalità restano identiche.

«A marzo - spiega il sindaco - quando siamo partiti, abbiamo proposto il progetto agli anziani e alle persone over 65 con problemi. I soggetti individuati erano quelli che non avevano una rete famigliare alla quale appoggiarsi. Chiamavano i servizi sociali, che organizzavano la spesa o l’acquisto dei medicinali. A fine mese, fatto il conto, la famiglia o lo stesso anziano saldavano con un bonifico».

I numeri delle persone aiutate erano stati contenuti: una cinquantina su una popolazione di oltre novemila abitanti. Questo perché, sottolinea il sindaco, «nella nostra realtà, la rete famigliare è molto presente e tanti si arrangiano con un figlio, un famigliare, un amico».

Stavolta, a causa dei numeri assai più grandi, è probabile che la platea degli interessati sarà maggiore. Oggi, i positivi sono oltre ottanta. Sono una ventina quelli in quarantena anche se, secondo il primo cittadino, si tratta di numeri lontani dalla realtà. È quanto sostiene anche l’assessore ai servizi sociali Michele Negri. «La scorsa settimana - spiega - quando abbiamo pensato di fare ripartire il progetto, lo abbiamo costruito in un certo modo e per un contesto diverso. Ora, con la situazione che si sta evolvendo, dovremo ripensarlo in modo da aiutare un maggior numero di persone».

Oltre che ai soggetti fragili, agli over 65 e a tutti quelli che hanno malattie, il servizio sarà proposto a chi si troverà costretto a trascorrere lunghi periodi di quarantena in casa senza avere nessuno a cui appoggiarsi.

«Diversamente da quello che accadeva mesi fa, oggi ci sono intere famiglie in quarantena. Mediamente, si tratta di persone più giovani ma che possono comunque avere bisogno del nostro servizio». Proprio per questo motivo, Negri sta già studiano di coinvolgere altri, oltre alla protezione civile.

Chi fosse interessato all’attivazione del servizio, può contattare l’ufficio servizi sociali chiamando il 340–5082296 dalle 10 a mezzogiorno da lunedì a venerdì.

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