Oggi a Bevera
l’addio ad Alessia

Commozione a Barzago per la morte della giovane di 24 anni che fino all’ultimo momento ha lottato contro la fibrosi cistica

«Se si lotta solo per se stessi, si perde in partenza; se si lotta anche per gli altri, si vince sempre». Le ultime parole di Alessia Mantonico, 24 anni, risalgono - via social - al 2 novembre: sono un testamento, per i tantissimi amici, gli altri malati di fibrosi cistica, le sorelle Francesca (assessore comunale alla Cultura) e Angela, la mamma Nicolina (maestra alle elementari di La Valletta Brianza) e papà Giuseppe, distrutti dal dolore.

La ragazza è spirata giovedì e oggi, alle 15, nel Santuario di Bevera, se ne celebrerà il funerale: per le restrizioni anti Covid, ci saranno sedie sul sagrato mentre, all’interno, i posti saranno pochi e, perlopiù, riservati. «È morta una guerriera», è stato il commento predominante in Facebook, nelle ultime ore. Alessia, però, era solita dire: «Siamo qui per ridere delle probabilità e vivere la nostra vita al meglio». Si dichiarava «felice: di quella che sono e di quella che sono diventata anche grazie alla mia malattia. Sono orgogliosa delle mie battaglie: soprattutto quelle di quest’anno, che mi hanno fatto comprendere che posso farcela anche davanti alla sfida più grande: la morte». Per Alessia, la felicità consisteva nell’«essere fuori da una stanza di ospedale da almeno 6 mesi: cosa che – spiegava - non succedeva da 6 anni. Nonostante la stanchezza, sono andata avanti a far conoscere la malattia anche a persone indifferenti, per le quali il motto è: “Non mi interessa, non è un mio problema”»

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