Nibionno, Nuova operazione nei boschi
Scoperti altri bivacchi degli spacciatori

Nibiono A due settimane dalla sparatoria lungo la provinciale, continuano i controlli nella zona Setacciati dalle forze delle ordine le aree adiacenti alla Ss36 e il Casatese. I pusher sono scappati

I boschi della droga nuovamente battuti dalle forze dell’ordine. A due settimane dalla sparatoria avvenuta lungo la provinciale che attraversa Bulciago, con tutta probabilità per questioni legate al traffico e alla vendita di droga, continuano le operazioni per setacciare le zone maggiormente interessate dal fenomeno dello spaccio. Nel pomeriggio di venerdì, infatti, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Reparto Prevenzione Crimine di Milano hanno battuto le aree boschive adiacenti alla superstrada 36 nei Comuni di Garbagnate Monastero, Nibionno ed Annone.

Prevenzione e repressione

Durante il servizio, che aveva un intento preventivo e repressivo, sono stati scoperti alcuni bivacchi utilizzati dagli spacciatori, ma non sono stati trovati pusher che, visto l’arrivo delle forze dell’ordine, si erano allontanati.

Gli agenti hanno effettuato controlli anche nelle vie di accesso con una serie di posti di controllo. Complessivamente sono state identificate 38 persone e sottoposto a verifiche un veicolo. Una persona è stata trovata in possesso di quattro grammi di hashish

Sempre nel pomeriggio di venerdì, i carabinieri, con tanto di cani antidroga, hanno battuto i boschi fra Casatenovo, Missaglia e Lomagna. Lo stesso era accaduto martedì pomeriggio a Bulciago, nella zona fra la frazione Bulciaghetto e la superstrada 36.

Intanto, procedono nel più assoluto riserbo, le indagini in merito alla sparatoria avvenuta la sera di domenica 19 febbraio con almeno tre colpi di pistola esplosi da una Bmw scura nei confronti di una Yaris color nera che veniva inseguita. Uno di questi colpi aveva ferito al collo il marocchino, senza fissa dimora, conosciuto nella zona di Bosisio Parini, incensurato ma noto alle forze dell’ordine proprio per ragioni di droga, alla guida dell’utilitaria.

Le due Yaris

La Yaris aveva sbandato verso sinistra causando un frontale con una vettura del medesimo modello, ma grigia, che proveniva in direzione opposta, sulla quale viaggiava una coppia.

La Bmw si era invece dileguata.

Inizialmente, quando i soccorritori erano giunti sul posto, si era pensato a un incidente, ma il proiettile trovato il giorno seguente, durante la Tac all’ospedale Sant’Anna di Como, nel collo del marocchino aveva svelato quanto accaduto. E in effetti a una successiva analisi, la Yaris nera presentava fori da arma da fuoco sul retro.

Tutto ancora da capire l’esatto contesto in cui questa sparatoria, avvenuta alle otto di sera, lungo una strada fra le più trafficate della provincia, a poche centinaia di metri dall’ingresso della superstrada e dalle aree di spaccio, sia avvenuta.

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