È stato il Fierone della rinascita

Oggiono Insieme ai visitatori sono tornati anche gli sponsor

Alla fine, la lancetta si è fermata sulla strabiliante cifra di 3.800 coperti e 600 piatti da asporto serviti sotto il tendone della Proloco: il Fierone 2022 va dritto nell’albo d’oro, passando alla storia come uno dei più riusciti in tutti i 407 anni della manifestazione, e non solo per i numeri.

«Un sogno, secondo molti irrealizzabile, è invece diventato realtà - sorride Francesca Riva, che appartiene al direttivo del sodalizio - Ciò è merito di tutti i volontari ed è stato possibile grazie a tre cose: passione, volontà e coraggio».

È stato il Fierone del dopo Covid, infatti, ma anche della rinascita dopo il periodo in cui, sotto la breve dirigenza precedente, la Proloco sembrava orientata a non riprendere più nemmeno la tradizione: invece, la recente nomina del neo presidente Danilo Riva ha sventato questo scenario, col successo, inoltre, di riconquistare l’area di viale Vittoria per la mostra zootecnica: un’impresa, quest’ultima, che non era riuscita negli ultimi due anni neppure al Comune.

«Siamo orgogliosi di ciò che abbiamo fatto - prosegue ancora Francesca Riva - e un grazie va naturalmente anche ai nostri sponsor, addirittura aumentati, e agli espositori, tornati quest’anno più di trenta».

L’altra sera, chiudendo la Fiera di Sant’Andrea, il presidente ha voluto accanto a sé proprio i volontari, prima di procedere alle premiazioni degli allevatori.

Si è aggiudicato il titolo “Fierone 2022” Flavio Pirovano, di Castello Brianza, per i suoi bovini da carne; secondo, Luca Ripamonti dell’Azienda agricola Ripamonti di Calco, per i capi di razza Blu belga; terzo, ma sempre, applauditissimo, Tino Ratti, della Supermacelleria Brianzola di Oggiono.

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