Lecco. Dal gruppo Elemaster
una mano agli ucraini

L’iniziativa solidale: Eletech, società capofila,l’ha donato alla Fondazione Terre des Hommes per aiutare i profughi di guerra

Dopo aver progettato Mvm (Milano Ventilatore Meccanico) per aiutare il sistema sanitario, in piena emergenza, a far fronte alla pandemia, Elemaster ha deciso di fare la propria parte anche in relazione alla fuga dei cittadini ucraini dalla loro nazione, messa sotto attacco dalla Russia. Un esodo che sta interessando milioni di persone (si calcolano sette milioni di ucraini in fuga dalle loro abitazioni), molte delle quali sono giunte in Italia. Diverse centinaia hanno trovato riparo a Lecco e in provincia, grazie alla disponibilità e alla generosità di enti, istituzioni e privati cittadini.

È in questo contesto, nell’ambito di una crisi umanitaria di grandi dimensioni, che Eletech Srl, società capofila degli International Design Centers del Gruppo Elemaster, ha donato un ecografo da campo di marca Esaote alla Fondazione Terre des Hommes, storica organizzazione no profit impegnata sui fronti della sanità di base, della Child Protection e del diritto all’educazione.

Consegnata nei giorni scorsi ai referenti dell’associazione, la strumentazione renderà possibile aiutare i profughi di guerra garantendo l’accesso alla sanità d’urgenza. Tale dotazione sarà di particolare aiuto nell’ambito dell’attuale conflitto in Ucraina. Questa iniziativa si colloca nell’ambito dei molteplici progetti che ogni anno il gruppo Elemaster sostiene nell’ambito della propria Corporate Social Responsibility.

«L’ecografo è estremamente prezioso per l’ ospedale da campo in fase di allestimento in questi giorni a Mykolayiv, in Ucraina, che sarà reso operativo per fornire supporto alle strutture sanitarie della zona che sono molto deteriorate e non riescono a far fronte ai bisogni della popolazione stremata - afferma la presidente della Fondazione Terre des Hommes, Donatella Vergari -. Grazie a Eletech Srl per essere al nostro fianco in questa importante azione umanitaria per rispondere alla più vitale delle necessità, la salute».

Il nome della Elemaster era rimbalzato a livello nazionale anche nel marzo 2020, in occasione dell’annuncio relativo allo sviluppo - nell’ambito di una collaborazione internazionale - di “Milano Ventilatore Meccanico” (Mvm), un innovativo dispositivo per la respirazione assistita realizzato con componenti facilmente reperibili sul mercato.

Allora si era nel pieno della pandemia, alle prese con una drammatica carenza di dispositivi di questo tipo, tanto che gli stessi presidi ospedalieri faticavano a dotarsi di un numero sufficiente a far fronte all’imponente richiesta.

Il brevetto della Elemaster aveva portato ossigeno in ogni senso. Tanto che, dopo aver ottenuto la necessaria certificazione dall’americana Food and drug administration (Fda), il progetto - al quale hanno collaborato numerosi soggetti del mondo della ricerca, tra cui l’Università di Milano Bicocca e dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso (dove lavora il casatese Cristiano Galbiati, che è anche docente alla Princeton University) - aveva avuto rilevanza mondiale e la produzione era entrata nel vivo.

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