La lettera dei sindaci al premier Draghi
«Ci aiuti a far risorgere la piscina»

Con Merate e Oggiono altri otto primi cittadini colpiti dal crac di Gestisport

Appello dei sindaci coinvolti a vario titolo nel fallimento di Gestisport al premier Mario Draghi e al governatore lombardo Attilio Fontana affinché il governo faccia qualcosa per sostenere il settore.

A sottoscrivere una lettera in cui si auspica «un maggiore sforzo» per salvare le piscine, i primi cittadini di Merate e Oggiono, insieme ai colleghi di Bresso, Carugate, Gorla minore e Gorla maggiore, San Donato Milanese, Voghera, Jerago con Ornago e Lainate.

I sindaci spiegano di essere impegnati «a ricercare un nuovo gestore che possa da un lato assicurare la riapertura degli impianti e quindi la fruibilità ai cittadini delle strutture» perché «convinti dell’alto valore sociale dello sport, che ci porta a considerare le piscine un importante patrimonio pubblico».

A Merate, inoltre, vogliono «porre la massima attenzione alle famiglie creditrici che hanno già speso risorse più o meno ingenti per abbonamenti, corsi e utilizzo degli impianti stessi».

Il sindaco Massimo Panzeri puntualizza come riaprire le piscine sia importantissimo in un momento come questo perché «attraverso l’attività fisica si garantisce il benessere psicofisico di moltissime persone».

Il timore, spiega ancora Panzeri, è che «di fronte alle criticità generate dalla pandemia e dal caro energia», gli aiuti messi in campo possano «non essere sufficienti al ritrovamento di un equilibrio economico-finanziario delle concessioni da parte dei gestori, compresi quelli che andranno ad occuparsi delle nostre piscine».

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