«I ladri in casa mia per tredici minuti

Ho chiamato il 112: mi ha messo in attesa»

Cernusco, la denuncia del padrone di casa:

«Quando i carabinieri sono arrivati, gli intrusi erano già scappati»

«Erano entrati anche lunedì e sono tornati, ma se la catena degli interventi avesse funzionato meglio, forse oggi racconteremmo un’altra storia». Francesco è amareggiato, anzi arrabbiato. Lui è il proprietario della casa svaligiata mercoledì sera da una banda di albanesi al villaggio San Marco.

Che siano di quella nazionalità almeno alcuni componenti della banda è cosa certa: uno dei residenti del condominio dove è avvenuto l’assalto, anch’egli albanese, ha riconosciuto la propria lingua madre.

«Abita qui da noi - conferma un’altra residente del condominio - quando siamo scesi da basso richiamati dai colpi di mazza e li abbiamo sentiti parlare, lui ha riconosciuto la lingua».

«Io ero fuori casa e mia moglie stava rientrando - racconta Francesco, il padrone di casa - sono arrivati alla stessa ora di lunedì, attorno alle 19, e sono passati dalla stessa parte, sul retro, arrampicandosi lungo i tubi del gas. Hanno aperto la porta finestra e sono entrati facendo scattare l’allarme. Mi è arrivato l’avviso sul telefonino ed ho chiamato il 112. Sono rimasto cinque minuti in attesa, poi spiegato il problema mi hanno passato i carabinieri che hanno mandato una pattuglia da Casatenovo. Purtroppo quando sono arrivati erano già scappati: eppure sono rimasti in casa 13 minuti. Non mi stupisco, con questi continui tagli alle forze dell’ordine... In teoria il numero unico per le emergenze dovrebbe funzionare meglio, ma non è stato così».

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