Crisi di vocazioni, messe tagliate. I nuovi orari in vigore dall’1 gennaio

Casatenovo Verrà tolta una celebrazione in ogni frazione scegliendo quelle meno frequentate. Don Bonacina: «L’idea è anche di consentire ai preti di non dover scappare via finita la messa»

Con l’anno nuovo calerà il numero delle messe celebrate nella comunità pastorale Maria Regina di tutti i Santi di Casatenovo, che raccoglie le parrocchie di San Giorgio, Galgiana, Valaperta, Rogoredo, Campofiorenzo.

Lo annuncia il parroco don Antonio Bonacina: «Da circa due mesi la diaconia, in sinergia con il vicario episcopale, sta riflettendo circa la modalità più opportuna perché la celebrazione dell’eucarestia sia più incisiva ed efficace. Siamo giunti alla conclusione di un’inevitabile riduzione del numero delle messe».

Il carico di lavoro

La decisione si basa su vari elementi, a partire dalla riduzione del carico di lavoro e impegno sui “soliti pochi”, concentrare al meglio le forze in campo, sperando che ne giungano di nuove.

Inoltre quest’anno il numero dei preti è diminuito e alcuni di loro sono anche anziani e in condizioni di salute non proprio brillanti, inoltre la presenza di due preti esterni non è garantita per sempre e neppure si sa per quanto possa andare avanti.

La comunità vuole anche «consentire ai preti di non dover scappare via finita la messa», ma soprattutto l’obiettivo è «avere un maggior numero di fedeli alla funzione religiosa, in quanto alcune celebrazioni hanno una presenza esigua di fedeli».

Delle attuali 17 messe, ne verranno tolte 3, quella celebrata alla vigilia dei festivi a Rogoredo alle 20, la mattutina a Valaperta alle 8 e la serale a Campofiorenzo delle 18. Questo per quanto riguarda le messe festive, mentre per quelle feriali viene tolta una messa in ogni frazione.

I cambiamenti

Nel capoluogo verrà cancellata quella delle 18 tranne il giovedì e il venerdì mentre alla chiesetta di Santa Elisabetta si celebrerà solo la messa del quarto mercoledì del mese in memoria di tutti i defunti di quello stesso mese e non più tutti i mercoledì.

Alla casa di riposo si celebrerà il primo e terzo mercoledì di ogni mese. «Questo lavoro - spiega don Antonio - è stato presentato al consiglio pastorale della comunità, invitato a rifletterci e a prendersi un tempo congruo per eventuali valutazioni».

La decisione è invece stata praticamente immediata: «Il consiglio ha deciso che quanto proposto era equilibrato tanto da non richiedere ulteriori riflessioni. Il consiglio pastorale ha espresso parere favorevole all’unanimità circa il nuovo orario per le celebrazioni che entrerà in vigore dall’1 gennaio 2023. L’auspicio è che pur nel sacrificio di qualche rinuncia, ci si renda conto delle reali fatiche che la chiesa sta vivendo e possano così sbocciare nuove collaborazioni da parte dei laici chiamati a una sempre più grande corresponsabilità nella chiesa».

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