Arrivato il nulla osta. I funerali di Vincenzo Chionna si svolgeranno oggi

L’addio questa mattina all’uomo falciato martedì. Proseguono le polemiche sulla sicurezza delle provinciale

Saranno celebrati questa mattina, a partire dalle 10, nella basilica di San Vittore, i funerali di Vincenzo Chionna, 44 anni, falciato e ucciso mentre attraversava la provinciale nel tardo pomeriggio del 27 dicembre. Nella giornata di ieri, è arrivato il nulla osta e così la famiglia ha potuto dare incarico all’agenzia di pompe funebri per l’organizzazione delle esequie. Alle 9.30, parenti e amici si riuniranno in chiesa per un momento di preghiera. Mezz’ora più tardi, il parroco don Carlo Pirotta celebrerà il funerale dell’uomo che lascia una moglie e due figlie.

Nel frattempo, non si placano le polemiche sull’incidente che, forse, grazie a maggiori e migliori sistemi di sicurezza avrebbe potuto essere evitato o avere conseguenze meno drammatiche. Il sindaco Paolo Redaelli ha puntualizzato come il luogo in cui ha perso la vita Chionna fosse tra i quattro o cinque che il Comune aveva posto all’attenzione della Provincia di Lecco lo scorso mese di luglio.

In quell’occasione, attorno a un tavolo, la presidente Alessandra Hofmann, che tra l’altro è anche primo cittadino di Monticello Brianza, aveva riunito tutti i sindaci del tratto casatese della Sp 54 per individuare i punti più pericolosi. Alla riunione avevano quindi partecipato, oltre a Missaglia, anche Montevecchia, Cernusco Lombardone e Monticello Brianza.

«Per quanto riguardava Missaglia - ricorda Redaelli - era stata rimarcata la pericolosità della intersezione con via Kennedy, anche se in territorio di Montevecchia, e della necessità di una rotatoria; i rischi e i pericoli di via Belzoino e di via Della Pieve; la messa in sicurezza dell’attraversamento di Lomaniga della SP54, la sistemazione dell’isola spartitraffico che collega a via Primo Maggio».

Al termine della riunione, si era «concordato che la Provincia avrebbe inviato e consegnato, ai sindaci coinvolti, un documento con proposte di soluzioni e di messa in sicurezza della Provinciale. Sono trascorsi cinque mesi - conclude sconsolato Redaelli - e siamo ancora in attesa di questo documento».

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