Studentesse italiane prendono in giro con battute razziste due passeggeri cinesi sul treno da Como a Milano: il video diventa virale

Social Lo ha girato la fidanzata del ragazzo cinese oggetto dei comportamenti delle tre italiane. Manhoor Euceph è regista statunitense e tiktoker e denuncia ai suoi follower l’accaduto. Le università delle tre studentesse prendono le distanze

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Sarebbe potuta essere una giornata come tante altre quella del 16 aprile per un gruppo di turisti americani diretti a Milano su un treno partito da Como e invece è diventata la data in cui è stato girato un video ormai virale su TikTok, con più di 18 milioni di visualizzazioni e 55 mila commenti. Un video che sarà difficile da dimenticare per chi lo ha realizzato e per chi ne è protagonsita.

Il vagone di un treno familiare ai pendolari del nostro territorio e un gruppo di ragazze che ridono sono i primi frame che si vedono. Sembrerebbe un normale viaggio in treno, appunto, in una giornata di sole, se non fosse che quelle risate hanno un oggetto ben preciso e da subito evidente: una famiglia composta da mamma e figlio di origini cinesi. Nel video le risate delle ragazze salgono progressivamente di volume e, quando le tre giovani si rendono conto di essere filmate o quantomeno fotografate, iniziano a urlare “Ni-hao”, in cinese “ciao”, con un tono sempre più aggressivo e umiliante nei confronti dei passeggeri cinesi.

Pensavano di avere il coltello dalla parte del manico, probabilmente: «Oh, hai finito?» dice una delle due alla persona che la sta filmando e poi aggiunge, rivolgendosi all’amica «Finiamo su Fanpage!». Una battuta che non poteva essere più vicina alla realtà. Infatti, la persona che le sta filmando è Manhoor Euceph, regista statunitense di origini pakistane e TikToker con un seguito di 25mila follower, e il suo è un video di denuncia dei comportamenti razzisti riservati al fidanzato cinese e alla madre di lui diventato ormai virale in tutto il mondo.

«Ho notato queste ragazze sedute di fronte a noi squadrarmi e ridere mentre parlavano in italiano. All’inizio ho ignorato la cosa, poi però ho iniziato a fissarle anche io. - racconta la regista su TikTok in una didascalia che accompagna il video - Ma loro non si fermavano quindi ho avvisato il mio ragazzo, poi mi sono addormentata. Quando mi sono svegliata stavano facendo ancora la stessa cosa, ma in modo più aggressivo. Gli ho chiesto “c’è qualche problema?”. E loro hanno risposto: “No, nessun problema”. Ma in quel momento in cui hanno iniziato a dire “ni hao!” con tono odioso, razzista, ad alta voce e aggiungendo altre cose in italiano che non riuscivo a capire. Hanno continuato a diventare sempre più aggressive, ridendo e prendendoci in giro. Alla fine ho iniziato a filmare. Erano più calme durante il video ma potete comunque sentirle dire “ni hao” e avere un’idea generale del loro comportamento. Nella mia vita non ho mai sperimentato un simile e palese razzismo.»

A queste parole aggiunge: «Spero che gli italiani possano individuare queste ragazze e farle vergognare. Un comportamento davvero disgustoso, spero imparino una lezione da questa storia. Un’esperienza de-umanizzante». L’appello della tiktoker non è caduto a vuoto: i tantissimi utenti che lo hanno visto, commentato e poi diffuso su altre piattaforme social sono infatti riusciti a risalire all’identità delle tre ragazze e hanno chiesto, con numerosi commenti sulle pagine social delle università dove le tre ragazze studiano, di punirle per i loro comportamenti con l’espulsione.

La risposta delle università non è tardata ad arrivare. La Iulm ha preso le distanze dai comportamenti della ragazza iscritta presso l’ateneo in un post pubblicato su Instagram e ha aggiunto: «La nostra studentessa coinvolta nel video diventato virale ha espresso spontaneamente e pubblicamente le scuse per il gesto compiuto, assumendosi la piena responsabilità delle sue azioni. A chi ha chiesto la sua espulsione dall’ataneo, Iulm risponde che, allo stesso modo in cui la nostra Università condanna ogni forma di razzismo, non si può tantomeno tollerare un tale accanimento che nasconde in sé il germe altrettanto grave del totalitarismo».

In effetti, le scuse della studentessa in questione sono pervenute all’autrice del video che ne ha parlato proprio su TikTok: la ragazza le avrebbe scritto in privato provando a spiegare i propri comportamenti sotto una luce diversa da quella del razzismo.

«Ho visto il video che hai postato online - ha scritto la ragazza alla regista statunitense scusandosi - e ho realizzato quello che avresti potuto percepire di quanto accaduto al momento in cui il video è stato realizzato. Capisco che tu ti sia offesa per le nostre risate e sono qui per assicurarti che non avevamo alcuna intenzione di prenderci gioco di te, tantomeno della tua etnia o nazionalità. Io e le mie amiche stavamo solo ridendo tra di noi in un modo che, ora me ne rendo conto, potrebbe essere sembrato offensivo nei tuoi confronti. Voglio davvero sottolineare che non c’era alcuna intenzione di essere razziste».

Il messaggio della giovane italiana però non si ferma qui e, come Manhoor Euceph sottolinea nel video pubblicato su TikTok per aggiornare i suoi follower sulla vicenda, rende conto dei numerosi commenti e riferimenti a lei e alle amiche diffusi sulle diverse piattaforme social:«L’odio e il bullismo che stiamo ricevendo stanno dando ai veri razzisti l’occasione di rovesciare il loro odio su di noi, senza ascoltre le nostre spiegazioni». Sebbene, a differenza di quanto dichiarato dall’università, le scuse della ragazza non siano state espresse pubblicamente ma in forma privata tramite un messaggio a Manhoor Euceph - che le ha peraltro respinte e ha condiviso nelle proprie storie Instagram il post della Iulm giudicandolo inappropriato - viene menzionata una gogna mediatica che ha avuto strascichi concreti.

Gli utenti di TikTok infatti hanno individuato nome e cognome della ragazza e tramite questi sono risaliti a un’altra pagina social, quella di Antica Enotria, una fattoria situata in Puglia, dove lavora un collaboratore dei proprietari che ha casualmente lo stesso cognome della ragazza. Antica Enotria ha dovuto creare un profilo TikTok per prendere le distanze dalle accuse nei confronti della fattoria e spiegare che non c’è alcun legame tra il dipendente preso di mira e le ragazze del video.

Nel frattempo, anche l’Università Cattolica e l’Università degli Studi di Milano-Bicocca hanno condannato i comportamenti delle tre giovani, due delle quali sono iscritte rispettivamente al primo e al secondo ateneo, aggiungendo che si valuteranno eventuali azioni a seguire delle verifiche e in accordo con le normative vigenti e dei regolamenti interni degli Atenei.

Ma intanto le visualizzazioni del video pubblicato su TikTok da Manhoor Euceph continuano ad aumentare insieme ai commenti di persone da tutte le parti del mondo.

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