Niente regata dei batei a Pescarenico
Ma molte aperture per il convento

La sagra Andrà in scena dal 7 al 17 luglio in oratorio. Boom di visitatori nella struttura religiosa riaperta

«Dopo la pandemia il Convento è tornato protagonista con un boom di visitatori, scolaresche in gita sulle tracce de “I Promessi sposi”, ma anche gruppi organizzati con meta il capoluogo. Accanto a queste visite guidate ci sono state anche le aperture della seconda e quarta domenica del mese che hanno raccolto tanti consensi», spiega Susanna De Maron del gruppo dei volontari che si occupano delle visite.

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La prossima apertura con visita è per domenica 26 giugno dalle 14.30 alle 17, poi a luglio ci saranno anche le visite del 10, 16 e 17 in concomitanza con la “Sagra de Pescarenech”.

L’attività dei “volontari di Pescarenico” non ha scopo di lucro e la visita della chiesa e del Convento è ad offerta libera con un minimo di un euro a persona. Il ricavato verrà utilizzato esclusivamente per le opere di mantenimento della chiesa e del Convento e per la realizzazione di progetti di solidarietà specifici di cui la guida informerà di volta in volta al termine del percorso.

La storia

La chiesa e il Convento sono stati costruito nel 1576 a ridosso della piccola chiesa preesistente dedicata a San Gregorio sulla strada che da Lecco portava a Bergamo. Da quella data è cominciata la presenza dei frati del Convento.

Nel 1810 Napoleone Bonaparte decise che i frati non avevano nessuna rilevanza sociale, li fece allontanare e il Convento venne chiuso, diviso e parzialmente venduto a privati che portarono qui le loro abitazioni. Nel 2015 e nel 2019 sono stati effettuati due importanti interventi, finanziati dalla Regione Lombardia, dalla Fondazione Cariplo, supportati dal Comune e dalla parrocchia, consentendo il ripristino del chiostro, del corridoio delle celle, della sala ex refettorio dei frati, del loggiato detto delle noci, delle stanze utilizzate dall’abate Stoppani, e il rifacimento dell’illuminazione della chiesa per la valorizzazione delle opere in essa custodite.

L’appuntamento

Nelle prossime settimane verrà riproposta la “Sagra de Pescarenech” senza la regata dei batei, ma con tornei di calcio e pallavolo, e momenti di buona cucina. La manifestazione si terrà all’oratorio di Pescarenico dal 7 al 17 luglio e le visite al Convento faranno da richiamo anche per il pubblico da fuori città.

Niente regata dei batei, le barche dal fondo piatto, (come era già stato anche in altre edizioni) per la difficoltà nel trovare i vogatori.

Le contrade di Biun, Cucagna, Cunvent, Era, Fussaa, Isula, Piscen, Sant’Ambrös e Stradun si sfideranno in tornei sportivi quali pallavolo e calcio.

Per i bambini verranno proposte attività di gioco.

Il manoscritto

L’esordio della sagra è datato 1977, quando in una teca viene trovata un’antica pergamena. Su di essa è riportato che domenica 17 giugno del 1600, Filippo Archiniti vescovo di Como aveva consacrato l’attuale chiesa di Pescarenico e l’altare dedicato alla Vergine Immacolata, con una grande festa che aveva riunito molti fedeli. Una giornata tra sacro e profano che passerà agli annali del rione. Dal documento emerge anche la devozione a Maria come Immacolata concezione, peraltro in anticipo di due secoli e mezzo sulla proclamazione ufficiale del dogma da parte della Chiesa, l’8 dicembre 1854.

Proprio dal ritrovamento di quella pergamena nasce l’idea di festeggiare, ogni anno, tra fine giugno e inizio luglio, la sagra del rione.

I primi anni va tutto alla grande, tra entusiasmo e voglia di fare, poi purtroppo i volontari sono sempre meno, e per alcune estati la sagra non viene organizzata. Dopo qualche anno di impasse, la rinascita grazie ad un gruppo di persone che decide di riportare la “Sagra de Pescarenech” agli splendori. Dopo la pausa forzata del Covid, la manifestazione è pronta a ripartire.

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