Lecco. Technoprobe, esordio con il botto
Il primo giorno segna un più 15%

L’impresa di Cernusco è stata quotata al mercato borsistico di Milano L’ad Felici: «Cresciamo anche rispetto al 2021 che si è chiuso con un più 20% dei ricavi»

Debutto brillante ieri per Technoprobe in Piazza Affari su Euronext growth milan (Egm), il segmento dedicato alle Pmi ad alto potenziale di crescita.

La prima giornata di contrattazioni si è chiusa con l’ultimo prezzo per azione a 6,6040 euro, superiore del 15,86% rispetto alla soglia dei 5,7 euro fissati per il collocamento in Borsa. Al momento l’azienda capitalizza 3,9 miliardi e ieri pomeriggio ha toccato i 4,2.

Per la società di Cernusco Lombardone di proprietà della famiglia Crippa specializzata nella produzione di card per testare il funzionamento sei semiconduttori la prima parte della giornata aveva visto un avvio di seduta con un +9,47%, con apertura a 6,24 euro, fino a un picco di +21% toccato a metà pomeriggio.

«Siamo molto soddisfatti, il mercato ha dato un segno di enorme apprezzamento sul titolo, con una raccolta di capitali molto significativa che con questa prima quotazione ha toccato i 650 milioni di euro, una quota ad integrare e far crescere per dare ulteriore spinta a importanti investimenti aggiuntivi per l’acquisizione di nuove tecnologie», afferma Roberto Crippa, vicepresidente e direttore generale di Technoprobe a margine della cerimonia della campanella che ieri mattina ha dato il benvenuto alla nuova matricola in Borsa. L’emozione nella sede di Palazzo Mezzanotte era forte ieri per la famiglia Crippa, per la quale erano presenti Giuseppe, fondatore e presidente di Technoprobe, e i suoi figli Roberto e Cristiano (responsabile finanziario) e per l’ad Stefano Felici, il primo a intervenire pochi istanti prima della comunicazione del primo fixing a +9,75%.

Felici ha ricordato che per Technoprobe il 2022 «si è aperto molto bene e sarà un altro anno molto buono. Stiamo crescendo e stiamo andando ancora meglio del 2021 che si è chiuso con una crescita dei ricavi del 20%». Felici ha dichiarato che «c’è stato molto interesse da parte degli investitori internazionali, a dimostrazione della fiducia del mercato nei nostri confronti. Il 30% sono investitori internazionali e il 90% degli investitori normalmente non investono su Euronext Growth, ma abbiamo attirato l’attenzione di operatori che normalmente si muovono sui mercati principali».

Sul perché Technoprobe abbia scelto il mercato Euronext Growth Felici ha sottolineato che la volontà è quella di «fare un passaggio intermedio, una palestra per imparare la gestione delle logiche del mercato dopo anni con forte focus sul business e sulla crescita». Ora l’intenzione, affermata anche da Roberto Crippa, è quella di andare sul listino principale nel giro dei prossimi 18-24 mesi.

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