Lecco. Sono 160 gli orti:
se ne cercano altri

Il Comune chiede la disponibilità ai proprietari di mettere a disposizione in forma gratuita i terreni

Orti dei desideri. Sempre più lecchesi ambiscono ad avere un pezzetto di terreno dove coltivare la verdura. I 160 appezzamenti distribuiti in giro per la città non bastano più, tanto che il Comune ha aperto una manifestazione di interesse per cercare nuovi terreni da adibire a coltivazione. Gli appezzamenti resi disponibili saranno poi dati dal Comune in comodato d’uso a chi è interessato a piantarvi un orto non professionale (ovvero i prodotti devono servire solo all’autoconsumo, ne è vietata la commercializzazione).

Chi ha dei campi che non utilizza, e vuole concederli in comodato d’uso al Comune, ha tempo fino al 15 giugno per presentare la propria disponibilità.

La stipula del contratto di comodato con il Comune non comporta alcun vantaggio economico per il proprietario, il Comune però si farà carico di tutte le spese contrattuali, nonché del monitoraggio che gli appezzamenti dati come in utilizzo come orto, controllando che vengano effettivamente coltivati, nel rispetto del regolamento.

La mancanza di un beneficio economico, di un introito come affitto, farà da freno ma il Comune ci prova lo stesso e confida di trovare degli spazi. Spazi che qualcuno potrebbe avere, e piuttosto che lasciarli inutilizzati potrebbe valutare la possibilità di darli in uso al Comune.

L’attività di coltivazione e produzione negli appezzamenti dovrà avere carattere non professionale; ne consegue che i prodotti derivati non possono essere commercializzati, ma solo consumati a livello familiare o regalati ad amici. In poche parole non si potrà prendere un orto da coltivare per poi vendere i prodotti.

La durata del contratto di comodato d’uso gratuito sottoscritto con il Comune verrà concordata con il comodante. Chi metterà a disposizione potrà decidere per quanti anni destinarli ad orto.

Per informazioni gli interessati possono contattare lo 0341.481420 oppure scrivere a: [email protected].

Si cercano spazi in giro per tutta la città, nei rioni attorno al centro ma anche in quelli più lontani.

Un tempo gli orti venivano concessi ai pensionati, poi c’era stata una revisione del regolamento e da anni possono fare richiesta i residenti in città che abbiano compiuto 18 anni, che non siano imprenditori agricoli, né proprietari o che abbiano in uso a qualunque titolo giardini, orti o comunque terreni che si prestino ad essere adibiti ad orticoltura, nel Comune di Lecco o nei Comuni limitrofi.

Gli orti sono anche stati al centro di discussioni, oltre che di liti tra confinanti per futili motivi.

Le regole sono chiare ma non sempre vengono rispettate e capita che ci sia chi va oltre rivedendo e interpretando il regolamento a proprio beneficio. È comunque vietata la costruzione di muretti fuori terra, ma nei terreni in pendenza è consentita la realizzazione di muri di sostegno tra balze purché realizzati a “secco” impiegando esclusivamente elementi di pietra di provenienza locale, ed è escluso l’impiego di malta e di leganti di altro genere.

Non si possono installare baracche, tettoie o simili, non si potrebbe neppure entrare negli orti con cicli e motocicli, ma capita che ci sia sempre qualche furbetto.

È vietata l’installazione di gruppi elettrogeni, bombole di gas e qualsiasi altro elemento che possa costituire pericolo per l’incolumità altrui, e non si possono accendere fuochi per bruciare sterpaglie né per altro uso. Quei fuochi che ogni tanto invece fanno capolino.

Il Comune ora cerca nuovi terreni in giro per la città, confida di trovare nuovi appezzamenti così da accorciare la lunga lista d’attesa che si sta creando.

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