Lecco. Marchi e brevetti
Le imprese puntano sulle idee

Fino a settembre depositate dieci richieste, diversi i settori: dall’arredamento al metalmeccanico - I progetti camerali per valorizzare l’innovazione

«L’Italia innovativa, quella che fa ricerca e produce brevetti a livello europeo, sta crescendo».

Lo afferma l’ultimo report di Unioncamere, in un dato che su nuovi marchi e brevetti trova riscontro anche in provincia di Lecco, seppure con una leggera flessione complessiva nel 2020 rispetto al 2019.

Secondo i dati Unioncamere-Dintec, sono 4.465 le domande di brevetto italiane pubblicate dall’European patent office (Epo) nel 2020, il 5,3% in più dell’anno precedente.

A crescere in Italia nel 2020 rispetto al 2019 sono soprattutto le domande per i brevetti di grandi settori del made in Italy, con un +53% per le innovazioni riguardanti i prodotti tessili e la carta (passati da 75 a 114) e +10% per le “necessità umane” (con 935 i brevetti pubblicati nel 2019 e 1.033 brevetti del 2020).

Sul lungo periodo (dal 2008 al 2020) vediamo che su un totale di circa 52mila invenzioni italiane con brevetto europeo, l’80% arriva da imprese, centri ricerca e persone fisiche che risiedono in Nord Italia, con innovazioni che nella metà dei casi investono le categorie delle “necessità umane” (dall’agricoltura all’abbigliamento, al tabacco, allo sport) e delle “tecniche industriali e trasporti” che in questo caso riguardano le tecnologie delle produzioni e l’automotive.

«I dati sui brevetti italiani in Europa - sottolinea il presidente di Unioncamere, Andrea Prete - dimostrano che il nostro Paese ha una capacità di innovazione importante non solo nei settori ad alta intensità di conoscenza, ma anche in quelli tipici dell’Italian style».

Per quanto riguarda il territorio lariano, l’Unità operativa regolazione del mercato e tutela del consumatore della Camera di commercio di Como Lecco fa sapere che sta aggiornando i dati, tuttavia quelli disponibili con aggiornamento a fine 2020 e i dati parziali fino a settembre 2021 mostrano che anche in piena pandemia l’innovazione dei brevetti sul Lario non ha avuto soste. Al netto di quel dato che non entra nella statistica camerale e che sta nella gestione di utenti a sportello, quindi senza appuntamento, nel 2019 la Camera di commercio su marchi e brevetti ha realizzato 1.050 assistenze via email o telefono, salite a 1.800 colloqui con imprese nel difficile anno 2020.

Nei risultati finali, nella sola provincia di Lecco per le operazioni realizzate attraverso l’ente camerale ci sono state 83 registrazioni o rinnovi di marchi, 4 domande di brevetto e 5 istanze varie. I brevetti presentati a Lecco nel 2019 sono stati 4, a cui si aggiungono, nello stesso anno, 11 brevetti presentati all’Uibm (l’Ufficio italiano brevetti e marchi), pressoché raddoppiati nel 2020 (20 brevetti), mentre nel 2021 fino a settembre scorso se ne registrano 10.

I progetti, ci dicono in Camera di commercio, sono i più svariati e riguardano soprattutto il tessile e dell’arredamento, con diversi brevetti sull’illuminazione e tanta innovazione nei disegni dei tessuti, con il mondo dell’arredo che in particolare si rivela molto orientato su brevetti innovativi.

Con l’obiettivo di dar corso a piattaforme tecnologiche condivise e agevolmente disponibili, l’intero sistema Unioncamere si è attivato per un più efficace raccordo con l’Uibm per integrare il più possibile il supporto alle imprese in questo tipo di innovazione. Ciò in aggiunta alla messa a punto di migliori collegamenti fra gli inventori e il mondo della ricerca e delle università per favorire al meglio le soluzioni innovative.

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