Lecco. «Lavori con il Superbonus
Condomini penalizzati»

Le autorizzazioni: Marco Bandini, presidente di Anaci lamenta le difficoltà con le banche

«Sul Superbonus 110 la gestione diretta di cessione del credito alle banche è nei fatti improponibile».

È constatazione di Marco Bandini, presidente di Anaci Lecco, che associa gli amministratori di condominio, aggiungendo che anche con le procedure ormai rodate e la certezza, per le banche, di riavere dallo Stato l’anticipazione del credito dato per la realizzazione delle ristrutturazioni, «i tempi per chiudere la pratica sono incompatibili con le scadenze di esecuzione dei lavori, poste come condizione dalla legge per avere il Superbonus». Così, anche nei condomini lecchesi la via d’uscita sta nell’affidare tutto ai general contractor, grandi gruppi edili che per massa critica e potere negoziale dialogano agevolmente con le banche, affidando poi l’esecuzione dei lavori all’indotto.

«Con una banca – aggiunge Bandini – ho impiegato un mese e mezzo per fare accettare un verbale di assemblea condominiale, perché ci richiedeva che, riga per riga, fosse scritto in un determinato modo. Non ci si può star dentro: quindi, a differenza dei primi tempi in cui era partito il Superbonus, ora non ci occupiamo più di procedure per sconti in fattura e cessione del credito, lasciandole ai general contractor».

Ma c’è comunque altro a frenare l’esecuzione dei lavori e riguarda quella carenza di materiali che ormai investe tutto il manifatturiero, con costi di approvvigionamento altissimi.

In proposito tuttavia Bandini si dichiara controcorrente e afferma di «voler esprimere un plauso a tutte le imprese edili che, mettendo mano al portafogli in tempi non sospetti, hanno messo la passione per il loro lavoro davanti a tutto, accettando qualche segno meno nei loro conti e chiedendo appoggi bancari pur di fare magazzino e continuare a lavorare. Ci sono imprese che ci dicono di non avere più nemmeno un chiodo a disposizione per lavorare e altre che hanno i magazzini pieni perché hanno investito».

Il giudizio di Bandini è severo nel dire che sulla partita del 110% «non tutti i tecnici possono fare gli asseveratori se non si sono strutturati e non tutte le imprese possono fare il Superbonus. Se i general contractor, con cui noi stiamo lavorando - conclude Bandini - hanno la possibilità di dislocare squadre di lavoro in più Comuni per fare i rilievi ciò è reso possibile dal fatto che hanno investito».

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