Lecco. Cali della meccanica

dovuti anche al mercato dell’auto fermo

Non c’è settore della metalmeccanica che non abbia risentito di forti cali di produzione nel bimestre marzo-aprile sul precedente bimestre

LECCO

Posto che in aprile un settore trainante come quello dell’automotive ha registrato in Italia per tutto l’indotto una produzione pari a zero, secondo la nuova indagine congiunturale di Federmeccanica le contrazioni nel bimestre marzo-aprile rispetto al precedente sono risultate comprese tra il -60,2% della categoria “altri mezzi di trasporto” e il -31,8% dei “computer, radio TV, strumenti medicali e di precisione”. In particolare la produzione di macchine e apparecchi meccanici è diminuita del 45,6%, quella di prodotti in metallo del 45,1% mentre per gli autoveicoli e rimorchi la variazione congiunturale è stata pari al -74,9% e i volumi del solo mese di aprile risultano inferiori dell’86,3% rispetto a febbraio.

E non è stata tutta colpa del crollo del mercato interno causato dalla chiusura delle attività. Ad essere entrato in crisi è stato l’intero commercio mondiale, con ricadute anche sulle esportazioni italiane.

«Nel primo trimestre del 2020, infatti – spiega Federmeccanica - i flussi di fatturato indirizzati ai mercati esteri sono diminuiti dell’1,9% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente e le importazioni, anche per effetto della caduta della domanda interna, hanno segnato un -5,9%».

E’ andata peggio per il settore metalmeccanico che, sempre nei primi tre mesi del 2020, ha registrato una contrazione media dei valori del fatturato esportato pari al 6,1% (-8,5% verso l’Unione europea e -3,3% verso i mercati esterni all’area), mentre i flussi di provenienza estera si sono ridotti del 7,4% (-6,3% le importazioni dai 27 Paesi Ue e -9,1% da quelli extra-Ue). Crollo determinato dalla chiusura delle attività in Italia nel mese di marzo, quando l’export totale italiano ha perso il 13,5% e l’import il 18,1% rispetto allo stesso mese dell’anno prima.

Nel marzo 2020 per il metalmeccanico di nuovo i valori si confermano peggiori rispetto alla media complessiva. L’interscambio del solo metalmeccanico è calato del 21,1% per le esportazioni e del 22,5% per le importazioni, perdendo in molto più accentuato della media di settore soprattutto nei mezzi di trasporto (export -33,1%) e nelle macchine e apparecchi meccanici (-21,1%).

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