Vigilantes aggredito al Pronto soccorso

La denunciaProtagonista uno dei senzatetto che trascorre la notte al Manzoni. «Aveva anche un coltello» Il sindacato: «Servono interventi urgenti della Direzione sanitaria dell’ospedale e dell’azienda appaltatrice»

I telegiornali nazionali riportano ormai con una certa frequenza le notizie di aggressioni subite da operatori della sanità negli ospedali della Campania in particolare, ma chi pensa che l’abitudine a sfogare su infermieri e soccorritori la frustrazione di chi ha un congiunto in difficoltà sia presente solo al Sud sbaglia di grosso. Anche il Lecchese, infatti, non è esente da questi fatti.

Lo sa bene l’addetto che venerdì sera alle 23.30 era impegnato nel servizio di portierato e sorveglianza non armata al pronto soccorso dell’ospedale “Manzoni”. Un servizio, quello di vigilanza, necessaria per evitare l’accesso alla camera calda di persone non autorizzate, come i numerosi senza tetto che negli spazi del nosocomio di Germanedo cercano rifugio dal freddo.

Il fatto

E’ stata con uno delle persone che stazionano nei pressi del pronto soccorso che, pare per futili motivi, la discussione è degenerata. «Ad aggredire la guardia giurata particolare che operava nella portineria del Ps è stato un uomo italiano che tende a stazionare all’interno del pronto soccorso – ci ha spiegato Massimo Coppia, segretario generale della Uil Fpl del Lario -. Questo soggetto ha aggredito il lavoratore con graffi e spintoni. Poi ci si è accorti che aveva con sé anche un coltello. Solo per una casualità, dunque, l’episodio non ha avuto risvolti drammatici».

Circostanza, quella della presenza di un coltello, che però fonti della questura smentiscono con nettezza.

Le reazioni

Questo fatto non è purtroppo il primo che si registra in ambiti che dovrebbero registrare tutt’altro atteggiamento.

«La Uiltucs Uil – ha aggiunto il segretario Biagio Carfagna - denuncia questo ennesimo episodio che non è sicuramente nuovo alle cronache. I lavoratori dedicati a questo tipo di attività sono esposti costantemente a ogni tipo di violenza sia verbale che fisica da parte di un’utenza che non ha rispetto del lavoro che queste persone svolgono. Chiediamo un intervento urgente da parte della Direzione Sanitaria e dell’Istituto di vigilanza titolare dell’appalto del servizio di sorveglianza e portierato. Ed è necessaria l’apertura di un tavolo di discussione con le organizzazioni sindacali al fine di garantire maggior sicurezza e migliori tutele sul posto di lavoro, per tutti i lavoratori del presidio ospedaliero sia diretti che indiretti».

Che fare

A concludere è stato Coppia, che ha voluto esprimere «la piena solidarietà al lavoratore coinvolto. Chiediamo nuovamente a Regione Lombardia che si faccia carico di garantire la sicurezza nei posti di lavoro contro le aggressioni fisiche e verbali ai danni dei dipendenti che operano in tutte le Pubbliche Amministrazioni. Come più volte evidenziato vogliamo a tutti i costi atti ad hoc e una normativa a riguardo che tuteli tutti i lavoratori della sanità. E’ ora di dire basta a qualsiasi atto aggressivo contro di noi. La Regione deve intervenire con strumenti e risorse umane al fine di garantire la sicurezza ai cittadini/utenti e ai dipendenti, come istituire una cabina di regia regionale riguardo la sicurezza nei pronto soccorso lombardi».

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