Le fondamenta del Ponte Vecchio
riaffiorano dal lago che non c’è più

Un’immagine mai vista e che resterà negli annali. Si passa dalla spiaggia senza nemmeno bagnarsi i piedi

Il ponte Vecchio è all’asciutto. Il lago basso fa emergere i basamenti su cui poggia la struttura, attorno solo qualche rivolo d’acqua e tanta melma. Un’immagine che non si vedeva da tanto tempo e che è destinata a passare agli annali della storia locale.

Si notano oltre ai basamenti le colonne in pietra e in alcuni punti dalla spiaggia si arriva al ponte senza neppure bagnarsi i piedi.Già il 2003 era passato alle cronache per essere stato un anno drammatico sul fronte della siccità estiva che piegò l’agricoltura sia per la scarsità d’acqua e i fiumi in secca che per l’evapotraspirazione resa elevata dal tanto sole e alte temperature.

In città a luglio di diciannove anni fa si iniziò a pregare per la pioggia durante le celebrazioni delle 7.30 del mattino al Santuario della Vittoria. Ad inserire la preghiera fu l’allora rettore don Fernando Pozzoli.

Il livello del lago ieri era di 38,4 centimetri sotto lo zero idrometrico, con l’afflusso ovvero la portata in ingresso di acqua di 112,9 metri cubi al secondo, e il deflusso la portata in uscita di 114,3 metri cubi al secondo. Valori in equilibrio per evitare che il livello vada sotto i 40 centimetri. Lunedì il livello era 38,9 centimetri sotto lo zero idrometrico.

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