La veglia di Lecco

col lutto al braccio

«No alla paura»

L’omaggio Un centinaio nel cortile del municipio

Il sindaco Brivio: «Bisogna continuare a vivere»

Un corteo ha raggiunto piazza XX Settembre

Ieri pomeriggio, il cortile del Comune di Lecco è stato il luogo di incontro dei cittadini lecchesi che hanno voluto ricordare le vittime della strage di Nizza.

Su invito del Comune di Lecco e della Provincia, un centinaio di persone si sono ritrovate intorno al sindaco Virginio Brivio ed al presidente Flavio Polano per sottolineare la vicinanza della nostra comunità alle tante persone che hanno perso la vita nella cittadina francese. Anche dopo la strage del Bataclan, a Parigi, i lecchesi avevano manifestato la loro partecipazione con una manifestazione tra le mura del nostro municipio. Fu una partecipazione accorata per dire no al terrore e contrapporgli la forza della pacifica convivenza.

Questa volta si è voluto dare un ulteriore significato simbolico a questo incontro. Tutti, all’arrivo in Comune, hanno ricevuto un nastro nero, in segno di lutto, e poi si sono avviati verso piazza XX Settembre, attraversando il centro cittadino. Davanti al Palazzo delle Paure s’è svolta una semplice cerimonia di commemorazione. È intervenuto, innanzitutto il presidente della Provincia di Lecco, Flavio Polano: «Nell’unirmi al lutto delle famiglie coinvolte nella tragedia di Nizza, volevo ribadire come, quanto accaduto, non sia qualcosa che riguarda solo i francesi, ma è un problema che coinvolge tutti noi. Solo facendoci carico di una gravissima situazione che valica i confini degli stati, possiamo dimostrare di pensare al futuro delle giovani generazioni. Nonostante le difficoltà dobbiamo continuare a credere nell’unità europea, anzi è fondamentale impegnarci ancora di più per rendere concreto questo obiettivo». Polano ha poi ribadito la necessità di non arrendersi alla violenza: «Pensare che la vendetta sia l’unico modo di reagire a questi attentati è un gravissimo errore; solo la costruzione di relazioni positive tra le persone ci può permettere di sconfiggere chi fa del terrore la sua arma».

Ha poi preso la parola il sindaco di Lecco Virginio Brivio: «Abbiamo riflettuto sull’opportunità di questo piccolo gesto; non volevano che una sorta di asettica ritualità minasse il senso di questo nostro incontro. Per questo abbiamo scelto di camminare dentro la città con il lutto al braccio; un gesto di partecipazione al dolore di tante vittime, che vuole mostrare la nostra vera vicinanza ai tanti che a Nizza hanno lasciato la vita». Il sindaco ha poi ribadito l’importanza di non arrendersi: «Bisogna continuare a vivere e non arrendersi. In questo senso ci siamo chiesti se sospendere manifestazioni come la Notte bianca di domani (oggi per chi legge), ma abbiamo convenuto che sarebbe una resa. Continueremo a portare il lutto al braccio, ma le varie manifestazioni in programma avranno regolarmente luogo, non vogliamo darci per vinti. Il nostro giudizio di condanna su quanto accaduto è chiaro e netto, ma la risposta che vogliamo dare sta proprio anche nella nostra volontà di continuare a vivere normalmente».

Infine, Brivio ha sottolineato la simbolica importanza di quel Palazzo delle Paure di fronte al quale si è svolta la cerimonia: «Fermarsi di fronte a questo Palazzo vuole ribadire l’importanza della cultura. Ci vuole la prevenzione e la sicurezza, ma di fronte a chi vive la propria religione in modo radicale, violento e ideologico possiamo solo rispondere con la forza della nostra cultura; lì si trovano gli anticorpi per quel tumore fatto di odio e di intolleranza che sta sconvolgendo il mondo. A questa nostra cerimonia partecipano sia la comunità cattolica sia quella musulmana ed è un segno profondamente significativo. Con la nostra presenza nella piazza centrale di Lecco, abbiamo voluto dare un segno piccolo ma onesto. Dentro questo cammino di unità c’è un pezzo di risposta positiva a chi fa della violenza la sua irragionevole strategia».

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