Cronaca / Lecco città
Venerdì 26 Agosto 2016
Ivano Donato senza Appello
E’ stato espulso dalla lista civica
Dopo oltre un anno vissuto in contrasto con il gruppo e la maggioranza
«Chiediamo che si dimetta e lasci spazio a un esponente del sodalizio»
E alla fine la corda si è spezzata.
I direttivo di Appello per Lecco all’unanimità, e presieduto da Rinaldo Zanini ha deciso di dare il mandato al capogruppo di Appello per Lecco Gianluca Corti di comunicare al Presidente del consiglio comunale di Lecco che il consigliere Ivano Donato non fa più parte del gruppo consiliare di Appello per Lecco.
«La decisione, sofferta, ma ormai inevitabile viene assunta con grande consapevolezza da parte del gruppo dirigente di Appello per Lecco -scrivono in una nota - Ivano Donato è stato eletto in consiglio comunale come primo dei non eletti, in virtù della nomina ad assessore ai lavori pubblici di Corrado Valsecchi.
Il direttivo prende atto che fin dal suo insediamento il consigliere Donato non ha mai partecipato attivamente al nostro movimento civico, tolta la fase pre-elettorale. Non ha mai cercato una vera interlocuzione con i consiglieri del suo gruppo, anche per trovare posizioni di mediazione con la “ sua “ maggioranza, ma si è sempre distinto per la presentazione, in piena autonomia, di interpellanze spesso sottoscritte con esponenti dell’opposizione in consiglio comunale». E ancora:
«Dopo il voto contrario sul bilancio ( già un atto grave e per se sufficiente alla richiesta di dimissioni in quanto equivale ad una palese sfiducia sulle azioni di governo della città ) a Donato é stata data un’altra possibilità da parte del direttivo dell’associazione, purtroppo, le nostre attese sono andate deluse».
A far traboccare il vaso è stata la goccia della “somma urgenza”. le dichiarazioni rilasciate sui social relativi ai lavori di somma urgenza, guarda caso richiesti da Corrado Valsecchi.
«Ovviamente chiediamo a Ivano Donato di dimettersi da consigliere comunale per far spazio ad un esponente del sodalizio. L’uscita di Donato dal gruppo coincide ovviamente, per ovvie ragioni, anche con la sua uscita dalla maggioranza di governo».
Il capogruppo Cine Corti è dispiaciuto ma consapevole che non ci fosse alternativa: «Ogni divorzio è doloroso - dice .- ho cercato fino all’ultimo di fare da trait d’union tra Ivano e la maggioranza perchè ero e resto convinto che le posizioni differenti fossero un arricchimento per l’amministrazione. Almeno per me di sicuro tant’è vero che è stato il suo impegno sul teleriscaldamento a farmi venire molti dubbi. Il problema è che non si può essere in disaccordo su tutto, se la si vede in modo diverso su ogni provvedimento significa che non puoi ritenerti allineato alla maggioranza. Non mi sarei mai auspicato questa conclusione - conclude - ma la ritengo inevitabile».
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