«Controlli nel lago, dateci la vigilanza»

Menaggio Le proposte del presidente Lusardi in vista del tavolo con prefetto e Regione sul noleggio dei natanti: «Istituire un breve corso per imparare i rudimenti della navigazione, necessario avere mezzi e forze proprie»

Scorrendo l’elenco delle (tante) attività portate avanti o finanziate dall’Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi Minori nel 2021 si scopre che nell’operazione “Lario Sicuro” - finalizzata a garantire la sicurezza dei naviganti sulle acque del bacino lacuale del Lario e per l’organizzazione del servizio di pronto intervento, soccorso e vigilanza e di salvamento dei bagnanti - una parte dell’attività ha riguardato il monitoraggio delle aree di balneazione non presidiate da terra, «al fine di prevenire situazioni di potenziale pericolo a danno di bagnanti e diportisti».

Attività riproposta anche quest’anno, dove purtroppo alcune realtà - è il caso del capoluogo - hanno dovuto fare i conti con la tragedia degli annegamenti. «Cerchiamo di dare un supporto operativo a tutte le associazioni e a tutte le realtà che, insieme alle forze dell’ordine, cercano di mantenere alto il livello di sicurezza su tutto il lago, su entrambe le sponde» conferma il presidente Luigi Lusardi, che pone l’accento - in fatto di sicurezza - su un tema di strettissima attualità per il lago ovvero i noleggi.

Regole d’ingaggio

Tema oggetto di una riflessione approfondita con i prefetti di Como e Lecco nonché di un opuscolo in tre lingue - (italiano, inglese e tedesco) - che l’Autorità di Bacino ha realizzato e diffuso con tutte le nozioni e le regole d’ingaggio utili per le attività connesse alla “locazione dei natanti da diporto”. «Il tema è che motoscafi con motori da 40 cavalli vengono noleggiati il più delle volte a gente che non ha alcun tipo di preparazione. E qualche problema è sorto, nonostante le raccomandazioni e le spiegazioni del caso da parte di chi noleggia questi motoscafi», la chiosa del presidente dell’Autorità di Bacino.

Da qui la proposta che al momento rappresenta un unicum per il Lario (e non solo). «Con il prefetto Andrea Polichetti si è deciso di chiedere a Regione Lombardia l’istituzione di un Tavolo tecnico in cui si possa dar corso ad alcune modifiche legate ai noleggi di natanti da diporto» afferma Luigi Lusardi.

Idee

« La prima richiesta, condivisa dal prefetto, è che venga promosso un corso “rapido” - di una mezzoretta, tanto per intenderci - in cui chi noleggia un’imbarcazione da diporto possa apprendere almeno i rudimenti della navigazione, il che significa ormeggi, precedenze, luoghi in cui è inibito l’ormeggio e altre regole basilari. Aggiungo a questo dibattito un altro elemento di riflessione, legato al fatto che - pur essendo la sicurezza un tema di assoluta proprietà per noi come per tutti gli attori in campo - come Autorità di Bacino non disponiamo purtroppo di un servizio di vigilanza “nostro”, che possa così completare internamente i servizi di controllo e prevenzioni che capillarmente andiamo ad effettuare» osserva Lusardi.

«Abbiamo al nostro fianco le forze dell’ordine, ma servirebbe - e lo dico con forza - una vigilanza “nostra”, che possa dare continuità agli investimenti effettuati. Cito le boe installate nel canale dell’isola. Il nostro compito, rispondendo ad un’esigenza precisa dei Comuni, è terminato con l’installazione delle quattro boe e con la dote economica al Comune di Tremezzina per l’acquisto di cinque telecamere puntate sul canale dell’isola. Un servizio di vigilanza a disposizione dell’Autorità di Bacino ci avrebbe permesso di dare più continuità a questi investimenti finalizzati ad aumentare la sicurezza in uno degli angoli maggiormente conosciuti e frequentati del nostro lago» puntualizza il presidente dell’Autorità di bacino.

Di sicuro questo è un anno speciale anche per la navigazione da diporto, con numeri superiori al pre-pandemia.

Il dragaggio dei moli

Eppure le pecche non mancano, considerato che - per dirla con il presidente dell’Autorità di Bacino - «in acqua ci sono più motoscafi a noleggio che di proprietà, considerato che un terzo delle imbarcazioni - a cominciare da quelle a vela - non riesce ad uscire dai moli a causa del lago basso».

E così l’Autorità di Bacino, per risolgere questo annoso problema, ha chiesto ai Comuni di intervenire per il dragaggio dei moli, con l’Autorità stessa che poi sosterrà economicamente questi interventi. In attesa che il Consorzio dell’Adda, che gestisce le sorti del livello del lago, coinvolga il territorio nelle scelte al momento decise in autonomia.

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