Chiusura forzata del Caffè Diaz
Frequentato da pregiudicati

Il caso La decisione del questore dopo la violenza dell’11 agosto scorso Era presente nel locale il cittadino marocchino accusato di tentato omicidio

Provvedimento di sospensione della licenza per sette giorni per il Caffè Diaz, situato nell’omonima piazza del centro cittadino, sulla base dell’ex art. 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.

Lo ha deciso ieri mattina il questore di Lecco Ottavio Aragona a seguito del gravissimo episodio verificatosi nella notte dello scorso 11 agosto che ha fatto finire in carcere un cittadino marocchino di 33 anni, residente in città, accusato di tentato omicidio.

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Le motivazioni

La decisione del questore deriva dal fatto che l’autore del reato poco prima si trovasse all’interno del locale. Inoltre, da un successivo controllo nell’esercizio pubblico, gli agenti della Polizia di Stato della Questura di Lecco hanno riscontrato la presenza di un uomo colpito da avviso orale emesso dallo stesso questore, tuttora in atto, insieme ad altre persone con a carico numerosi precedenti giudiziari e di polizia.

Alla luce delle indagini condotte dagli investigatori della Polizia, dunque, il locale è stato ritenuto abituale ritrovo e punto di riferimento di persone pregiudicate - come riscontrato anche in passato nel corso di controlli effettuati sempre da personale della Polizia di Stato – confermandosi pertanto, per i poliziotti, punto di ritrovo di personaggi la cui condotta è da considerarsi pericolosa per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Il precedente

Era da poco passata la mezzanotte dello scorso 11 agosto quando il cittadino marocchino stava percorrendo la via che dalla stazione scende verso il centro, dopo essere uscito dal Caffè Diaz. Lungo la strada ha incontrato un togolese di 46 anni. Ne sarebbe nata una discussione presto degenerata in uno scontro fisico. Entrambi sarebbero stati in uno stato di alterazione alcolica.

In una prima fase del litigio vi sarebbe stata reciprocità nei colpi dati e ricevuti, poi il cittadino togolese era caduto a terra, subendo a quel punto dal rivale numerosi e violenti calci e pugni anche alla testa. Al termine dello scontro il marocchino ai era allontanato lasciando il cittadino africano sull’asfalto. Ricoverato in ospedale in codice giallo, il togolese era stato trasferito nel reparto di Rianimazione dato che le sue condizioni erano state valutate ben più gravi a seguito dei colpi subiti alla testa.

L’arresto

La mattina seguente, il cittadino marocchino, che indossava più o meno gli stessi vestiti della sera precedente, come evidenziato dalle immagini del sistema di videosorveglianza comunale subito controllate dai poliziotti, era stato arrestato per tentato omicidio, arresto convalidato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecco Nora Lisa Passoni nella giornata di sabato 13 agosto, con la disposizione della custodia in carcere.Sempre in tema di sicurezza, negli scorsi giorni il questore ha emesso cinque avvisi orali e un divieto di accesso alle aree urbane per la durata di un anno nei confronti di altrettante persone le cui condotte sono state ritenute pericolose per l’ordine pubblico.

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