Autostrade: da oggi torna il Tutor
Ecco su quali tratte

Le apparecchiature che rilevano gli eccessi di velocità erano stato spenti a maggio per un contenzioso legale

Tornano, in vista dell’esodo estivo, i nuovi sistemi Tutor per il controllo della velocità ed il contenimento dei sinistri. I Tutor, ripristinati dopo la sospensione scattata a fine maggio in seguito al contenzioso fra Autostrade per l’Italia e la Craft, sono attivati su 22 tratte autostradali, alle quali se ne aggiungeranno altre in corso di valutazione.

Ecco le tratte autostradali dove sono attivi i Tutor: A1, Reggio Emilia-Campegine e la Campegine-Parma; A10, Albisola-Celle Ligure e Celle Ligure-Albisola; A14, Valle del Rubicone-Cesena; Faenza-Forlì; Cesena-Valle del Rubicone e Valle del Rubicone-Rimini nord; A1, Firenzuola-Badia e Badia-Fiorenzuola; A1, All. Dir. Roma nord-Ponzano Romano; Ponzano Romano-Magliano Sabina; Magliano Sabina-Orte; San Vittore-Cassino; Cassino-Pontecorvo; Colleferro-Valmontone; A1, All. Dir. Roma sud-Colleferro; San Vittore-Caianello; A16, Baiano-Avellino ovest; Avellino ovest-Baiano; A30: Sarno-Palma Campania; Allacciamento A1/A30-Nola.

Il Tutor, introdotto nel 2004, era attivo fino al 10 aprile scorso su oltre 2.500 km di carreggiate. Il sistema non rilevava solo lo sforamento dei limiti in un singolo punto della rete ma anche la velocità media su tratti di una lunghezza indicativamente tra 10 e 25 km, grazie all’installazione di sensori e portali con telecamere. Secondo Autostrade per l’Italia il sistema “ha ridotto del 70% il numero dei morti sulla rete autostradale, grazie a una diminuzione del 25% della velocità di picco e del 15% di quella media”.

Ad aprile, la Corte d’Appello di Roma ha “spento” il Tutor dando ragione a un’azienda, alla quale, secondo i giudici, Autostrade avrebbe rubato il brevetto. Autostrade ha già fatto ricorso in Cassazione, ma nel frattempo ha dovuto spegnere il sistema.

In attesa della sentenza, il Tutor riparte con una “nuova veste”, rinnovato in una serie di specifiche tecniche, a partire dall’indipendenza del software per il riconoscimento delle targhe. Si comincia con 25 tratte, individuate sulle principali direttrici e nei punti sotto osservazione della rete autostradale, per poi implementare il sistema fino a coprire tutte le tratte dove il Tutor era precedentemente in funzione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA