Airuno: «Vergogna per tanta pubblicità»

Gilardi chiede il silenzio stampa

l professore ha scritto al giudice tutelare Paganini esternando il suo disagio. Ogni azione ora senza clamori. Chiede venga annullata la manifestazione del 17 gennaio

Il professore Carlo Gilardi chiede il silenzio stampa sulla sua vicenda.

A comunicarlo ai giornali, che dalla fine di ottobre si stanno occupando dell’anziano professore, ricoverato nella Rsa Airoldi Muzzi di Lecco, lo stesso protagonista. Lo ha fatto, come riferisce l’avvocato Elena Barra, amministratore di sostegno, personalmente, scrivendo al giudice tutelare Marta Paganini che, d’ora innanzi, qualsiasi futura azione si svolta «nel massimo silenzio possibile».

Fino a qualche giorno fa, Gilardi era del tutto inconsapevole, come rivela lo stesso avvocato Barra, del clamore che la sua vicenda stava suscitando. Quando però ha incontrato l’avvocato Silvia Agazzi, ne è stato informato, rimanendone, riferisce l’avvocato Barra, «profondamente turbato e contrariato».

Presa carta e penna, ha scritto al giudice che si vergogna “di subire il trauma della pubblicità”, ragione per la quale, afferma l’avvocato Barra, «si è anche determinato a revocare l’incarico alle avvocatesse Agazzi, confermando la propria fiducia nelle istituzioni oltre che nei responsabili e operatori della struttura», dove si trova ricoverato dalla fine di ottobre.

Il professore si sarebbe poi ulteriormente alterato nel momento in cui ha appreso che era stata programmata una ennesima manifestazione per chiedere il suo ritorno ad Airuno. «Vi chiedo gentilmente di non pubblicare più notizie che mi riguardino perché provo un forte senso di disagio e di vergogna. Gradirei che nessuna manifestazione pubblica abbia luogo in mio favore» ha poi fatto sapere, sempre attraverso il suo amministratore di sostegno.

A questo punto, quindi, stante le sue richieste, sulla vicenda del professor Carlo Gilardi, potrebbe calare il silenzio. F.Alf.

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