«Un consiglio? Borghetti come ds»

Giaretta, ex bluceleste ora manager del Watford, invita Di Nunno a non rinunciare a un direttore sportivo. «Al Lecco ne serve uno di valore, che conosca i giovani e che abbia relazioni importanti: Mauro è la figura giusta».

Si va avanti con la famiglia Di Nunno. E, con tutta probabilità, con mister Alessio Tacchinardi. E senza direttore sportivo, ma con tanti giovani. Insomma, non un profilo (tranne Tacchinardi naturalmente che ha già dimostrato di amare Lecco), che possa far sperare in chissà quale campionato. Ma, oggi come oggi, i dubbi si appuntano più sul rischio di vedere il Lecco giocare per una salvezza difficile, che per una tranquilla classifica medio-alta.

Abbiamo chiesto a un “vecchio cuore bluceleste” come Cristiano Giaretta, che è il direttore del Watford appena retrocesso dalla Premiere League inglese alla Championship, come vede il futuro del Lecco. Lui, che dirige la squadra del presidente onorario Elton John, se ne intende di campionati giocati sia per vincere che per salvarsi.

«Insomma, giocare con molti giovani è sempre pericoloso - abbozza -, ma d’altronde Di Nunno era stato chiaro più volte quest’anno: avrebbe voluto vendere la società e se non ci fosse riuscito sarebbe andato avanti al risparmio. Su questo ha mantenuto le promesse, anche se garantisce la sopravvivenza della società, cosa non da poco. Chiaro, però, che diventa un po’ difficoltoso pensare a un futuro tranquillo, calcisticamente, se fai una squadra di ragazzini. Diventa sempre difficile salvarsi. Quanto meno un rischio…».

La serie C non porta niente da un punto di vista economico, per cui uno cerca di risparmiare dove può, ovvero nella costruzione della squadra. Il che, però, in una piazza calda come Lecco non è mai un qualcosa da prendere alla leggera: «La prossima stagione si preannuncia molto dura - conferma Giaretta che non ha mai smesso di coltivare le sue conoscenze italiane a tutti i livelli -. Le insidie della serie C sono evidenti. La terza serie diventa una B2 se vuoi vincere il campionato, ma se ti devi salvare ci sono altre squadre che non investono molto. Però, se vuoi stare tranquillo, devi allestire una squadra che abbia un giusto mix tra giovani e vecchi. Tenendo presente che giocare con i ragazzini è sempre molto rischioso a ogni livello. Non è bello. Devi conoscerne i rischi e un ds esperto è determinante».

Di Nunno sostiene che probabilmente ne farà a meno o ne prenderà uno solo per onor di firma: «Invece uno che conosca i giovani, ma che soprattutto abbia relazioni importanti con squadre di ogni livello, è fondamentale. Se non è addentro davvero al mercato, la vita del Lecco si complica ancora di più…».

Un suggerimento per i Di Nunno Giaretta ce l’ha. «Prenderei subito Mauro Borghetti (ex bluceleste della serie C, compagno di squadra di Giaretta nel Lecco, ndr): conosce i giovani da una vita e ha relazioni importanti con tutti i club. Certo, è un professionista. Se poi non vogliono spendere, non so. Però, archiviato il fatto che vuoi i giovani, una squadra così non la sanno fare tutti. E soprattutto i giovani devono venire da club che si fidano di te. Che sanno che li valorizzerai. Per questo penso che non si possa prescindere da un ds di valore».

Con il Watford, Giaretta ripartirà dalla Championship per vincerla. «Abbiamo già un’ottima squadra, ma mi servono un paio di attaccanti. Ganz? L’avevo preso io ad Ascoli. L’avevo proprio comprato poi le cose non sono andate benissimo e l’ho mandato in prestito. So che è un attaccante di categoria che vede sempre la porta…».

Alessio Tacchinardi come mister per Giaretta è un buon acquisto: « So che gli piacciono i giovani ed è uno con le idee chiare. Come allenatore non lo conosco, ma la categoria la conosce bene. Ma, ripeto, ci vuole un direttore sportivo creativo e con relazioni forti».

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