Quel pareggio contraddittorio a Sesto: il Lecco di Foschi tra iella e fortuna

La partita dei blucelesti al “Breda” si presta a una serie di riflessioni. Domenica a Mantova possibile debutto di Karlsson che domani dovrebbe fare le visite mediche.

Luciano Foschi e la fortuna, che è pari alla sfortuna in questi casi. Luciano Foschi e le seconde linee, che alle volte valgono quanto le prime. Una partita, quella di sabato a Sesto contro la Pro, sulla quale si può riflettere molto e le cui conclusioni, però, sono lasciate alla vostra fantasia. Possiamo solamente suggerire qualche chiave interpretativa.

La fortuna. Foschi decide di non schierare l’esperto Maldini dall’inizio e gli preferisce Stanga, un 2002. Celjak fa il centrale, come previsto, Stanga il braccetto destro. Alla fine se la cavano, anche se confezionano, con una “scalata” ritardata, l’azione che porterà Capelli al gol. Un pasticcio collettivo iniziato dal ritardo di Stanga nella chiusura (che comunque alla fine arriva, ma purtroppo Gerbi riesce a crossare lo stesso, dopo la scivolata di Stanga), che però, non confeziona una sconfitta.

Io vorrei, non vorrei...

Il Lecco recupererà con Mangni. Fortuna o sfortuna aver fatto questa scelta? Fatto sta che Maldini prima viene ammonito in panchina, e Foschi dice di non essersene accorto ma che comunque l’avrebbe schierato, se si fosse avveduto, e poi viene espulso dopo 2 minuti netti per un giallo ingiusto, per un fallo forse neanche commesso. Fortuna o sfortuna? Di sicuro Stanga è stata la scelta azzeccata per come poi sono andati gli episodi.

Mangni e Ilari. Fortuna o sfortuna? Mangni è il sostituto ideale di Buso: va in profondità, è velocissimo, sa dribblare. Ma c’era chi pensava che accanto a Pinzauti mister Foschi avrebbe potuto schierare Ilari. Ebbene gioca il primo e segna, su “invenzione” di Lepore, immarcescibile. L’altro entra, male, su un avversario e dopo pochi minuti dall’ingresso se ne esce mestamente per un rosso diretto che gli costerà almeno due giornate di squalifica. Probabilmente un giallo sarebbe stato più corretto, soprattutto perché dopo l’espulsione esagerata di Maldini l’arbitro sembrava deciso a dare una, involontaria, mano alla Pro Sesto. Alla fine, anche in questo caso, la fortuna ha arriso all’allenatore bluceleste.

La sfortuna. Battistini, Giudici, Buso insieme in tribuna. Poi Zambataro febbricitante. Ilari comunque non completamente a posto. Tordini che ancora deve recuperare il passo degli inizi di scorsa stagione, prima dell’infortunio…

Insomma: dopo una grande vittoria, una Pro Sesto in difficoltà sarebbe da battere. Ci si potrebbe provare. Ma non senza il leader della difesa (Battistini), quello del centrocampo (Giudici), e quello dell’attacco Buso, che era in grande spolvero. Oltre a varie altre defezioni (Pecorini che aveva fatto bene contro il Vicenza) o indisponibilità (Zambataro e Ilari sembravano out, prima del secondo tempo di sabato). Insomma, il Lecco a Sesto avrebbe potuto provare a vincere, ma non così.

Non ci saranno Maldini e Ilari

I treni passano e la sfortuna di aver giocato una gara di questa importanza senza 4-5 titolari è stata grande. Questo Lecco, pur avendo meritato sostanzialmente il pari, deve appellarsi alla dea bendata per la prossima trasferta, quella di domenica a Mantova. Anche perché di sicuro non avrà né Maldini né Ilari, che saranno squalificati. Urge recuperare tutti gli altri. Forse ce la farà Battistini, forse Giudici… Ma quei forse devono diventare delle certezze. In attesa di Karlsson che proprio domani dovrebbe fare le visite mediche. Non gioca da novembre, ma pare allenato. Stiamo arrivando al cuore del torneo. Ora si fa sul serio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA