Pinzauti: «Lecco, piazza affascinante»

A tu per tu con il nuovo attaccante bluceleste: «Ho il fisico, ma non sono il classico centravanti».

Lorenzo Pinzauti è il nuovo bomber del Lecco. Un giocatore di movimento, uno dal “dialogo” facile. L’ideale completamento per un attacco che, almeno per ora, non avrà un solo protagonista assoluto, com’è stato finora con Ganz. Anche se non è del tutto escluso che il bomber della passata stagione possa rimanere a Lecco.

Intanto Lorenzo Pinzauti, classe 1994, si accontenta di aver trovato subito casa dopo la retrocessione della Pistoiese. E precisa: «Sono a casa mia, a prepararmi, a Firenze. Io sono un po’ in zona Sud mentre Lakti, che conosco, è di Firenze Nord. Ma il posto è quello. Non sono di Pistoia, ma di Fiesole, anche se tutti i siti internet mi danno come pistoiese. Sono fieramente fiorentino».

«Perfetto per me il 3-5-2»

Toscanaccio di sicuro, Pinzauti ha tutto per risultare simpatico ai tifosi del Lecco. Anche se, per un attaccante, la simpatia va di pari passo con i gol segnati. E lui non è uno che fa caterve di gol. Ma tanti li fa segnare.

Di sicuro non gli piace stare da solo in area: «Ho fatto un po’ di tutto - spiega -. Ma non sono il classico nove solitario, lì davanti. Ho fatto anche la seconda punta. In un 4-3-3 ho fatto anche quello esterno, anche se non sono un’ala. Non sono il classico centravanti, anche se il fisico ce l’ho, ma mi metto a disposizione in qualsiasi ruolo dell’attacco». A Teramo l’avevano messo a fare “da boa” davanti: «Vero. A me piace invece più giocare insieme a un altro attaccante. Ma, ripeto, mi adatto. Certo è che giocare a due è dove mi ci trovo meglio. Trovo sempre un appoggio da sfruttare. Il 3-5-2 di Tacchinardi? Per me è perfetto. A Pontedera dove ho fatto meglio, ho segnato 10 reti con il 3-5-2 il primo anno e 6 il secondo. Lì mi sono trovato benissimo e sono ancora in contatto con tutta la società».

Pinzauti contro il Lecco ha giocato con la maglia del Novara: «Vincemmo all’andata 3-0 e perdemmo 3-2 a Lecco. Non avevo segnato. Novara era stata una stagione tribolata tra infortuni e cambi di ruolo. Lì ho giocato praticamente solo i playoff in semifinale. Sono andato via e poi l’anno successivo sono falliti. Una piazza particolare».

Cosa si ricorda Lorenzo Pinzauti del Lecco? «Mi ricordo lo stadio infiammato. Mi fece un bell’effetto. Sarà meglio da giocatore bluceleste che da avversario, entrare là dentro... Ho avuto contatti con il direttore Tessaro e poi con il mister Tacchinardi. Penso che sia la piazza giusta per rilanciarsi. A Pistoia c’è stato il cambio di società a gennaio e poi non ho fatto più una presenza da titolare. Sempre sprazzi da dieci minuti. Ho tanta voglia di rimettermi in gioco. Appena arrivata la chiamata, dopo una retrocessione così, ho detto sì: non ci speravo neanche. I dirigenti del Lecco mi conoscevano per le stagioni passate, visto che ho più di 170 gare tra D, poca, e C, tutto il resto».

«Non vedo l’ora»

Insomma, per il bomber toscano l’obiettivo è rilanciarsi sicuramente: «Innanzitutto segnare di più dei 5 gol della scorsa stagione, poi giocare di più, visto che non ho mai visto il campo nella seconda parte di stagione. E arrivare più lontano possibile con il Lecco».

Fidanzato da anni, diploma di geometra, Pinzauti a 28 anni non ha mai fatto programmi per il futuro. E si gode la nuova piazza anche se la conosce pochissimo: «Di Lecco città conosco ben poco. Ci sono venuto di passaggio una sola volta, ma non più di due giorni. La piazza calcistica è molto calda, affascinante per un calciatore e non vedo l’ora di cominciare».

Le caratteristiche faranno il resto: «Non sono un centravanti classico, come ho detto. Mi piace “conversare” con i compagni. Destro di piede, forte di testa. Qualche gol l’ho fatto. E il resto? Lo scoprirete vedendomi in campo».

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