Melgrati: «Campionato ancora molto aperto. E noi siamo sempre lì»

Il portiere del Lecco grande protagonista nelle due sfide casalinghe contro Pordenone e Feralpi. «La verità? Si pensava di strappare almeno un vittoria»

Lecco orgoglioso. Lecco che non prende gol da due partite, pur avendo affrontato Pordenone e Feralpisalò. Difesa di ferro. Certo, il contraltare è il fatto che da tre partite (compresa la fatal Trento dunque), non segna più. Però di sicuro il fatto di saper difendere la propria porta è un buon segnale per le ultime sei gare di campionato. Perché il Lecco, è dimostrato, se non prende gol spesso poi riesce a trovare la via della rete. E, dunque, vince.

Difesa sugli scudi

Anche se dare per scontata una caratteristica, nei blucelesti, è un errore. A volte c’è da perderci la testa. Chi avesse visto la difesa di casa contro la Feralpi, al di là delle due occasioni concesse, avrebbe parlato sicuramente a favore del portiere Melgrati e dei suoi compagni di reparto Celjak, Battistini ed Enrici. Oltre che della fase difensiva intesa in senso più generale. Ma come dimenticare Trento? Lì Melgrati ha regalato un gol, insieme ad Enrici. E Battistini con Celjak hanno fatto la frittata sul secondo.

Eppure Pordenone e Feralpi dimostrano che questi quattro giocatori, se concentrati al massimo grado come nei due big-match, concedono poco o nulla agli avversari.

Il portiere italo brasiliano Riccardo Melgrati ha aiutato molto i compagni, naturalmente, con almeno due parate-miracolo, una a partita, nelle ultime due gare. Due parate che, con tutta probabilità, hanno salvato il campionato ben più di quanto non dica la classifica. Nel senso che prendere gol e probabilmente perdere contro le primissime, avrebbe fatto calare l’autostima e il morale della truppa a livelli pericolosamente bassi.

Così, invece, il Lecco sta sempre a galla: «Non so se ho davvero salvato il campionato - si schernisce il numero uno bluceleste -. Però è sicuro che ci sono ancora delle partite da giocare, che il campionato è ancora aperto e dunque possiamo ancora dire la nostra. Il punto consente di continuare a essere lì davanti e a rimpinguare la classifica, ma dobbiamo certo fare tesoro di quanto successo». Nel senso che Melgrati non manda giù i due pareggi: li vive male ancor oggi. «C’è rammarico e anche un leggero dispiacere perché in queste due partite pensavamo di poter portare a casa almeno una vittoria. Ma prendiamo il positivo: non abbiamo incassato gol né domenica scorsa né mercoledì e questo è un valore importante, da difendere. Per cui ci prendiamo quel che è successo e andiamo avanti».

«Piacenza? Serve compattezza»

Ora si attende la trasferta di Piacenza, difficile perché il Lecco giocherà contro una squadra disperata, ultima in classifica e staccata di quattro punti dalla Triestina, ovvero dai playout.

I biancorossi giocheranno per vincere una gara quasi drammatica, a sei dalla fine. Lo spettro della D a Piacenza è sempre più concreto. Melgrati, però, non fa sconti. «Prendiamo come riferimento la trasferta di Alessandria, quella vincente contro la Juventus e non certo quella di Trento, dove abbiamo commesso degli errori. Stessa compattezza di queste ultime due partite e gran voglia di vincere. Questa deve essere la nostra trasferta di Piacenza».

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