Martorelli, c’è dinamicità a sinistra: «Non facile rientrare dopo nove mesi»

L’esterno di centrocampo del Lecco è giunto da poco e si è già fatto apprezzare. «L’ultima partita l’avevo giocata a maggio: sto bene, ma tra allenamento e gara c’è un abisso».

Carlo Martorelli, classe 1999, esterno sinistro bluceleste, è arrivato da poco ma ha già avuto modo di farsi apprezzare a Sesto San Giovanni per dinamicità, ritmo e intensità. Una buona notizia per mister Luciano Foschi in un momento in cui il Lecco è preso tra squalifiche (Ilari e Maldini), infortunati che non si sa se recupereranno (Giudici, Buso e Battistini), acciaccati (Zambataro), e persone che non sono ancora in piena forma dopo tanta inattività (Tordini).

Ma andiamo con ordine. La partita di sabato ha messo in luce un Lecco compatto, tignoso. Anche rabberciato, ha retto l’urto di una Pro Sesto che cercava la vittoria a tutti i costi contro i blucelesti. E, grazie anche a due espulsioni, l’ha pure sfiorata.

«Ora sono contento»

«Il pareggio è stato giusto. Anche perché sono state due espulsioni secondo me ingiuste ed esagerate - commenta Martorelli -. Soprattutto quella di Maldini. Il cartellino giallo in panchina non lo giudico, ma quello rimediato in campo non era per niente un “giallo”. E anche Ilari ha guardato il pallone e non ha visto l’avversario. Non ha visto che stava arrivando… Per cui non andava espulso».

Per quanto riguarda la partita il centrocampista toscano spiega: «Il campo non era facile. Piccolo, brutto, dove non si riusciva a giocare il pallone. Ma loro non hanno, a parte il gol, mai avuto occasioni pericolose. Noi invece con Galli e non solo siamo riusciti a creare qualche buona azione di gioco, pericolosa. Ma il punto sta bene a entrambe alla fine. Ce lo prendiamo e andiamo avanti».

Martorelli è arrivato poche settimane fa. È stato fermo qualche mese. Anzi nove. Un parto: «Io l’ultima partita l’avevo fatta a maggio. Ero alla Paganese e lì sono stato tanto tempo fermo ad aspettare. Fisicamente mi sento bene anche perché sono arrivato un po’ prima della firma e mi sono allenato con la squadra. Certo, tra allenamento e partita c’è un abisso, ma ora mi sento in forma e sono contento. Rientrare così dopo nove mesi non è stato facile».

Ex Ravenna, Carpi, Paganese, viene dalla Primavera della Fiorentina, prima di andare a La Spezia «Finiti i due anni di Primavera sono andato a Ravenna, dove ho quasi sempre giocato. Anni importanti che mi hanno fatto crescere. Andai in preparazione a Salerno ma dovetti poi andarmene. Quindi Carpi, Montevarchi e a gennaio la Paganese. Insomma, un po’ d’esperienza l’ho fatta. In che ruolo? Soprattutto a centrocampo. Nel settore giovanile ero mediano poi con i professionisti mi hanno messo a fare la mezzala, con Foschi, e poi paradossalmente a Ravenna avevamo solo un quinto di destra: lui si fece male e io provai. Da allora mi sono messo a fare anche il quinto di destra. Conclusi la stagione così a Ravenna e anche quella dopo feci quel ruolo a Carpi, Montevarchi e Pagani. Ma potrei fare benissimo anche il centrale di centrocampo».

La conoscenza

Foschi e Martorelli si conoscono bene. E questa è un altro vantaggio a favore di questo giocatore perché Giudici e Zambataro hanno bisogno di tirare il fiato. Martorelli e Lepore sono due valide alternative ai due “titolari”. Se non altro questo Lecco, che ha rinunciato a Rossi e Nesta, ha saputo tamponare le due falle esterne. Con Martorelli, insomma, si può sperare di non andare in crisi, in caso di assenze importanti. E, magari, anche per mettere in difficoltà i titolari designati.

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