L’umile Lecco ridimensiona un’avversaria presuntuosa

Le riflessioni a margine del match vinto dai blucelesti contro il Sangiuliano City.

Stavolta bisogna dare atto a mister Foschi di averla preparata molto bene. Lasciamo perdere le scelte individuali, in particolare quelle di Maldonado e Lakti. Non sono stati errori, ma delle scelte perfettibili, visto come hanno giocato poi Galli e Zuccon.

La chiave di volta della partita, però, è stata aver disegnato una squadra che sapeva abbassarsi, senza subire, e aspettare l’avversario. Con un altro arbitro (un mezzo disastro il signor Sacchi di Macerata), in un paio di contropiede il Sangiuliano avrebbe potuto appesantirsi subito di “gialli”, perché quando partivano Giudici o Mangni, facevano male alla squadra milanese.

Una squadra presuntuosa che l’umile Lecco disegnato da mister Luciano Foschi, ha saputo ridimensionare. Tra l’altro, anche dopo la prima frazione, giocata con qualche piccolo brivido fatto correre dal Sangiuliano, Eusepi è andato tre volte vicino alla rete in maniera davvero pericolosa.

A dimostrazione che essere compatti e decisi, ma soprattutto sapersi sacrificare, è la chiave di volta per costruire un Lecco che possa togliersi qualche soddisfazione. Foschi non vuol sentire parlare di obiettivi, ma sa di mentire sapendo di mentire. Il suo obiettivo è la salvezza. Punto. Dopo di che, una volta raggiunta, ci si potrà divertire. Ma prima siamo convinti che non manderà mai il Lecco allo sbaraglio. Neanche se fosse, per caso o per bravura, in vetta alla classifica.

Troppo intelligente ed esperto per non sapere che ci saranno momenti difficili per una squadra che continua ad avere pochi ricambi, soprattutto a centrocampo dove si stanno oramai delineando gerarchie precise.

© RIPRODUZIONE RISERVATA