Lecco terzo a fine girone d’andata. Solo mezzo secolo fa andò meglio

L’eccellente prima parte di stagione suffragata anche dal confronto con il passato. Nei campionati di terza serie occorre risalire molto indietro per trovarlo ancor più su in classifica.

Che bello il Lecco terzo in classifica al giro di boa (due le squadre davanti, le capolista Pro Sesto e Feralpi). Che bello pensare che possa essere il preludio a una stagione (anche solo) ricca di ambizione e pathos fino alla fine.

Che bello ma, malgrado la stagione straordinaria (in rapporto alle premesse e alle ambizioni): non è un record. Sì perché se si prendono in esame tutti i campionati blucelesti delle ultime cinquanta annate (dall’ultima di B,’72-’73 non compresa, fino a oggi) si scopre che la massima categoria in cui i blucelesti hanno militato è l’attuale terza serie e in queste ce n’è almeno una in cui quei giocatori lecchesi di allora riuscirono a fare ancora meglio di quelli attuali. Al termine del girone d’andata.

Mai campioni d’inverno

Intanto la premessa: in questo ’22-’23, dopo 19 gare Pro Sesto e Feralpi prime con 35punti; Lecco 3° (col Vicenza) a 34. Detto che negli ultimi 50 anni (19 di terza serie) il Lecco non si è mai laureato campione d’inverno, a fare meglio di quello attuale fu quello dell’annata ’73-’74 (allenatore Sergio Brighenti): a metà di quel torneo, blucelesti (26 punti) secondi dietro alla sola Alessandria (28 punti).

Era una C che prevedeva i 2 punti per la vittoria e strutturata su tre gironi (senza playoff e con una sola promozione). Come finì quell’anno? Malino: mentre si pensava a una risalita in B (come nelle ambizioni del patron Mario Ceppi), la squadra si ritrovò presto nelle retrovie (dopo la 27a, via Brighenti, dentro Meregalli) e alla fine fu (solo) 5° posto con 19 punti in 19 gare del ritorno e score finale a 45 punti. In B salì l’Alessandria a 53 punti, davanti all’Udinese (50).

Altro brillante giro di boa blucelesti fu quello dell’annata ’75-’76: quinti con 23 punti in 19 gare (2 punti a vittoria) e comunque già lontani dal Monza (poi promosso) a 32. Lecco bene - ma non meglio di quest’annata - anche nella stagione ’76-’77, quando la squadra allenata da Oscar Massei virò alla 19a giornata, pure terza in classifica a 26 punti (10 vittorie, 6 pareggi, 3 sconfitte), dietro all’Udinese (28 punti) e alla Cremonese (29). Finale di stagione con la promozione dei grigiorossi (55 punti) e Lecco 4° (48 punti), dopo un ritorno senza squilli.

Il resto

E poi? Da quell’annata, tanta mediocrità fra serie C e la rifondata C1; prima di scivolare dapprima in quarta (C2) e poi in quinta (Interreggionale e serie D). Un ultimo Lecco brillante e nelle zone alte della classifica si sarebbe avuto nel ’97-’98 (di nuovo in terza serie, dopo 16 anni) con allenatore Cadregari: alla fine dell’andata (17a giornata) quel Lecco fu 5° col Como a 25 punti (3 punti a vittoria). Chiusura in calo: al 7° posto a 43.

Soglia del quinto posto alla vigilia del girone di ritorno in terza serie, da allora mai superata. Solo sfiorata nella stagione ’20-’21, quando il Lecco di D’Agostino alla fine dell’andata fu sesto con 29 punti (8 vittorie, 5 pareggi, 6 sconfitte), posizione confermata nel ritorno (60 punti). Insomma: con un Lecco attuale così in alto (partendo da premesse così “basse”), si può legittimamente parlare di “impresa”.

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