Lecco, quando il miglior attacco è la difesa

La striscia di risultati positivi della squadra bluceleste si poggia sulla solidità della retroguardia. Altro punto di forza della squadra bluceleste è il fattore campo: 12 dei 17 punti li ha conquistati al Rigamonti-Ceppi.

Il Lecco è tra le sei squadre del girone A che hanno vinto cinque gare a testa. Ovvero è nella crème della crème, per ora, del campionato insieme a Feralpi, Pordenone, Padova, Renate e Sangiuliano.

E il Lecco è secondo in molte altre statistiche importanti: dopo Arzignano -, prossimo avversario dei blucelesti -, e Renate, che hanno perso soltanto una gara, c’è il Lecco che di sconfitte ne ha accusate un paio (al pari di Padova e Pordenone).

E la squadra di mister Foschi è seconda anche nella classifica dei punti conquistati tra le mura amiche: 12 degli attuali 17 punti blucelesti sono stati infatti colti all’interno del centenario stadio del Rigamonti-Ceppi. Meglio hanno fatto solo Pergolettese (13 punti) e Vicenza (13). Come il Lecco nessun altro, sotto queste due formazioni. Il Renate in casa ne ha colti 10.

La riflessione di mister Foschi

Certo, l’altra faccia della medaglia sono i “soli” 5 punti ottenuti fuori casa, frutto di una vittoria (Novara), una sconfitta (Vicenza) e due pareggi (a Verona contro la Virtus e a Zanica contro l’Albinoleffe). E il Lecco non va male nemmeno nella classifica delle reti subìte visto che naviga nelle zone alte di questa speciale graduatoria grazie ai 10 gol presi (dei quali 4 tutti in una partita, contro il Vicenza nell’unica sconfitta esterna finora rimediata). Certo, il Pordenone di reti ne ha incassate solamente 4; 6 ne ha prese la Feralpi, 7 l’Arzignano, mentre 9 Padova e Pergolettese. Insomma, un dignitoso sesto posto tra le squadre che hanno subito di meno.

Anche tra le squadre più prolifiche il Lecco risulta nelle zone più alte. Pure qui la differenza dalle prime non è così netta: il Vicenza ha segnato 18 reti, il Novara ne ha fatte 14 - insieme a Pergolettese, Renate e Sangiuliano -, mentre Arzignano, Lecco e Juventus Next Gen ne hanno segnate 13.

Ma mister Luciano Foschi dopo la vittoria contro Sangiuliano, Novara e Juventus Next Gen, ha dichiarato qual è il suo vero pensiero: «Mi pare che il Sudtirol abbia costruito, lo scorso campionato, il suo successo sulle reti non subite, più che su quelle realizzate».

E ha perfettamente ragione: il Sudtirol vinse il torneo con 5 punti di distacco. Ma anche con sole 49 reti fatte. Tra le sei prime della classe della scorsa stagione i bolzanini furono i meno prolifici, dopo la Triestina (41 gol). Ma c’è una classifica che fece assurgere gli altoatesini a record assoluto del professionismo 2021/22: solo 9 i gol subiti in un intero campionato. Il Lecco attuale, in 9 giornate, ne ha già incassati di più. Modena e Bari ne subirono, la scorsa stagione, rispettivamente 25 e 26… In serie B il Lecce vinse il torneo subendone 31. E il Milan vinse lo scudetto con 31 gol al passivo. Incredibile ma vero.

Nel dettaglio

Il Lecco può costruire davvero il suo futuro sulla difesa? Questo è un altro paio di maniche. Finché Battistini, leader indiscusso della fase difensiva, terrà, ci si può sperare. Ma assieme a lui deve tenere anche “Vez” Celjak. Ed Enrici.

I rincalzi, infatti, sono buoni, ma non paiono allo stesso livello di questi tre. Pecorini è un buon centrale, Stanga è un giovane tutto da valutare, Maldini può fare il quarto di destra ma farebbe fatica a stare dietro a tre. E Rossi, Lepore, Purro o lo stesso Zambataro (che ha fatto il terzino in passato), sarebbero anche loro in difficoltà a giocare a tre. Possono essere utilizzati, ma solo in un modulo a quattro dietro. Per cui bisogna tenere duro. Ma per ora gli indicatori sono tutti positivi.

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