Lecco, la sconfitta brucia: «Meritato di perdere, dispiace per i tifosi»

Il vicepresidente bluceleste Gino Di Nunno torna sulla partita di Busto e non cerca scorciatoie: «Davanti serve qualcuno in più, vogliamo investire».

Gino Di Nunno è tranquillo anche dopo la (brutta) sconfitta di Busto Arsizio.

Una sconfitta che non ci sta perché ottenuta con una formazione probabilmente sbagliata in partenza, almeno per l’attacco dove Mangni ha dimostrato, purtroppo, di non essere all’altezza della voglia di sacrificio dei suoi compagni. Troppo compassato, quasi svogliato. E, dietro, Lepore non ha retto, pur dando tutto sé stesso. Come, pure, a centrocampo, Rossi non ha interpretato il ruolo, pur senza sfigurare, come avrebbe potuto fare il pur stanco Zambataro. E Girelli e Lakti non hanno fatto il pressing a cui eravamo tutti abituati. Mettiamoci poi lo stato fisico precario di tutta la squadra (ma perché Foschi in conferenza stampa di presentazione, seppur richiesto, non dice mai nulla su infortuni e stato di salute generale?), e la frittata è fatta.

Gino Di Nunno, vicepresidente e numero due della società bluceleste, però, non ne fa una questione di singoli o di individualità che non hanno girato al meglio: «Ci è andata bene con il Renate, anche se abbiamo lottato come leoni per 45 minuti. E a Busto tutto questo lo abbiamo pagato caro. I tigrotti andavano più veloci di noi. Anzi, andavano il doppio. Le energie mentali e fisiche sono calate, evidentemente, dopo la gara di mercoledì scorso a Renate. È chiaro che è andata così. Con il Renate è stata una partita molto tosta e molto sentita, che abbiamo vinto ma ci ha prosciugati. Può succedere che poi calasse l’attenzione, dopo una gara del genere. Eravamo sempre secondi sulle seconde palle. E abbiamo meritato di perdere. Ma ci sta… Non può andare sempre bene».

Celjak? Buso? Sono state due assenze molto “pesanti”. Unite alla prestazione non eccelsa dei sostituti: «Tutta la squadra ha sofferto, non solo in quella zona. Davanti ci vuole qualcuno di più, lo sappiamo molto bene. Sappiamo cos’è successo a Eusepi, ma bisogna aspettare gennaio per sostituirlo e ci stiamo già muovendo. Ci stiamo muovendo non solo per l’attacco. Le valutazioni sono chiare e le abbiamo bene in testa… Abbiamo anche noi gli occhi per vedere. Stiamo facendo le opportune valutazioni ma il quadro generale è già definito, con mister e settore tecnico».

Di Nunno, insomma, ribadisce le parole del padre: se la classifica continuerà ad arridere al Lecco saranno fatti sacrifici. «La voglia di investire è grande – ammette Gino Di Nunno -. Abbiamo partite difficili come quelle contro il Padova e poi a Vercelli. Ma anche quella contro la Virtus Verona è difficile. In C girone A tutte le partite sono toste. Il nostro girone è sempre stato il più difficile rispetto agli altri. C’è chi spende molto di più e chi molto di meno. Difficile vedere il gap tra un girone e l’altro ma il nostro è il più equilibrato». Poi l’appello del vicepresidente: «Ci è dispiaciuto molto vedere tanta gente arrivata a Busto e non averle potuto dare una gioia. Ma ci vogliamo rifare contro il Padova e speriamo davvero che ci possa essere tantissima gente. Oltre agli Ultras che non ci abbandonano mai, intendo. Vorrei che anche il resto del pubblico ci seguisse con la stessa intensità e passione. Ne abbiamo bisogno». Anche per convincere papà a spendere…sottinteso.

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