Il saldo tra gol fatti e subiti? Solo +2. Eppure il Lecco è al terzo posto

A fronte delle 25 reti segnate, sono 23 quelle incassate dai blucelesti. Ma di queste, ben 9 in sole due gare.

Così tanti punti, così tanti gol subìti. Sì, “ci sono verità, mezze verità, bugie e statistiche” (tramanda la vulgata).

Anche quando si parla di calcio e in particolare di Lecco, annata 2022-23. Terzo in classifica al giro di boa (posizione migliore degli ultimi 47 anni), guardando lo score della graduatoria del girone A, si scopre che la squadra di Foschi fa registrare solo un modesto “+2” nel rapporto fra i gol fatti, che sono 25; e quelli incassati, 23.

Nelle prime sette posizioni in classifica è il rapporto peggiore, al pari (sarà una coincidenza?) dell’altra grande sorpresa del girone, la capolista Pro Sesto: 27 reti segnate, 25 incassate. E queste sono le “verità”.

Le “mezze verità” (sia la Pro che il Lecco in realtà sono appaiate ad altre squadre in graduatoria) e le mere statistiche dei numeri - nudi e crudi - che non sempre però raccontano una storia nel modo giusto.

Le “bugie”? Emergono nitide: perché osservando questi numeri al tifoso potrebbe venire in mente un Lecco (e una Pro Sesto) dalla difesa “ballerina” e non adeguata alla posizione in classifica occupata. Ma non è così, come spiegano sempre i numeri, ma da un altro punto di vista.

Nel caso del Lecco ben 9 di queste reti sono state subite in due sole - disastrose, certo - gare: il 4-0 del “Menti” di Vicenza e il 5-0 del “Teghil” contro il Pordenone. Senza quelle due sventurate sfide, il rapporto si staglierebbe su un più consono 25 a 14 in 17 gare.

Per le statistiche: il Lecco ha incassato 2 reti in altre quattro occasioni: a Verona contro la Virtus, 2-2; in casa contro la Pro Sesto e il Trento, sempre 0-2; e a Busto con la Pro Patria 2-0.

La sostanza? Al di là di quelle sei gare, si scopre che la squadra di Foschi ha subìto solo 6 marcature nelle restanti 13 partite, riuscendo a mantenere la porta inviolata per 7 partite, e subendo una solo gol nelle restanti 6 sfide di campionato.

Un rendimento globalmente positivo, anche se di una difesa dal pessimo score complessivo, in sostanza “di tenuta”. Per inciso l’altra big con un brutto ruolino di marcia in difesa, la Pro Sesto, ha fatto di peggio, prendendo ben 12 reti (su 25 complessive) in tre sole partite: nel 6-1 di Vicenza all’esordio, nella sconfitta esterna (3-0) con la Juve e nel rocambolesco successo di Meda contro il Renate (vinto da 3-0 a 3-4).

Insomma, come banalizzava Josè Mourinho: «Preferisco perdere una partita 4-0 che quattro partite 1-0...».

Sia Foschi che Andreoletti (ex bluceleste, mister della Pro Sesto) saranno d’accordo con lo SpecialOne.

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