«Il Lecco? Sì, bene così. Ma il ds Fracchiolla va riportato indietro»

Il giornalista lecchese Antonio Nucera è tornato a seguire la “sua” squadra per Sky. «A mio avviso la posizione di classifica dei blucelesti è giusta. Manca solo un po’ di panchina, Di Nunno a gennaio la deve allungare».

Antonio Nucera, 56 anni, giornalista professionista dal 1991, è la voce ufficiale di Sky ogni qualvolta il Lecco giochi in casa.

Da quando Sky, due anni fa, ha acquisito i diritti della Lega Pro il giornalista lecchese è sempre in prima linea.

Nucera, d’altronde, ha cominciato la sua carriera a Lecco. Prima la radio cattolica Radio Grignetta, poi il nostro quotidiano, quindi TeleMontecarlo, Tele+ e infine Sky.

Una carriera tutta in ascesa. Partita però da Lecco. E dal Lecco. I tifosi un po’ più datati, quelli sulla cinquantina (senza offesa per alcuno...) in particolare, ricorderanno sempre la sua voce gridare «rigore per la Castanese»: è il 1987, è l’ultima giornata di campionato dell’Interregionale (oggi serie D) e la Pro Sesto è avanti un punto. Le basta vincere a Castano Primo per essere matematicamente in C2. Il Lecco sta battendo il Fanfulla 2-0 ma la Pro vince 1-0. Solo un miracolo può salvare il Lecco.

E il grido di Antonio Nucera sembra concretizzare il miracolo. Invece, dopo l’annuncio del rigore per la Castanese, la frase «Pro Sesto 2, Castanese 0». Ma come? Semplicemente il rigore non era stato concesso e sul contropiede la Pro Sesto aveva chiuso i conti. Che delusione!

Nucera, allora, cosa ricorda di quegli anni?

Innanzitutto che prima si riscontrava un maggior seguito. Forse perché non c’era stato il Covid e poi perché non c’era la televisione in diretta... Ricordo ancora la disfatta di Leffe con diciassette pullman pieni di passione arrivati in valle. Sarebbe bastato un pari e perdemmo 4-1.

Altro?

Poi ricordo anche un Lecco-Leffe con uno stadio pieno, con 5mila spettatori, e un’altra delusione. Eravamo stati anche un po’ sfortunati in quegli anni… Però c’era una grandissimo entusiasmo.

Stiamo parlando, in quei due casi degli anni dal 1987 al 1990. Ma la sua carriera è cominciata prima, vero?

A Radio Grignetta avevamo preso i diritti del Lecco dal 1985 in poi. Eravamo in Interregionale. La facevamo dal ponte radio montato sul terrazzino sopra il bar dei Distinti. Se non stavi attento, alzandoti pestavi la testa.

In seguito il gran salto

Ero passato a Telemontecarlo nell’anno della promozione del Lecco in C2: era il 1990-1991. Quindi nel 1992 ero sbarcato a Tele+. Era nata come televisione a pagamento con direttore Rino Tommasi. Poi, pian, piano entrarono Mino Taveri, Fabio Caressa… Sono passato a Sky nel 2003 quando Tele+ chiuse.

Parliamo di oggi. È cambiato tutto. Ma da quando Nucera è tornato a “fare” il Lecco, non va male. No?

In effetti nelle due scorse stagioni avevo fatto i due derby con il Como, ma anche i playoff con la Pro Patria. E poi questo Lecco-Piacenza. Dopo l’1-0 del “Piace” il Lecco ha reagito bene. Pensavo si disunisse, invece... Il loro portiere è buono: su 2-3 tiri di Giudici l’ha tenuta aperta, perché avrebbe potuto finire peggio per i biancorossi. D’altronde Rinaldi faceva le Nazionali giovanili per cui lo conoscevo.

La classifica giusta del Lecco qual è. O meglio, quale dovrebbe essere?

Per me è giusto questo secondo posto. Il Pordenone mi sembra la squadra migliore, ma per il resto regna grande equilibrio. E il Lecco lì ci può stare. Gli manca solo un po’ di panchina. Di Nunno la deve allungare. Ma secondo me a gennaio faranno qualcosa di interessante. E poi...

Poi?

Poi spero che riportino indietro Fracchiolla. Me lo auguro anche in tempi sufficientemente brevi. Siamo l’unica squadra di C senza direttore sportivo. E Fracchiolla ha lasciato un lavoro aperto che deve chiudere… Penso e spero che ritorni… I pezzi migliori sono i suoi e di Maiolo. L’intelaiatura arriva da tre anni or sono, non ci sono discussioni. Spezzare la coppia Maiolo-Fracchiolla non ha avuto senso.

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