Ganz: «Devo salvare
la mia Triestina»

Il bomber più amato ora è sull’altro fronte e tenterà di muovere la brutta classifica dei suoi. «Esulterò dopo un gol? Non lo so, credo di no».

Il match di domenica prossima al Nereo Rocco sta assumendo contorni drammatici per la Triestina. Ieri anche i quotidiani nazionali hanno definito Triestina-Lecco come “incontro decisivo” per i padroni di casa e per mister Pavanel.

Più dura

Insomma, per il Lecco sarà ancora più dura. Tra i protagonisti ci sarà quasi sicuramente anche l’ex bluceleste più amato dai tifosi del Lecco negli ultimi anni: l’ex bomber della scorsa stagione, Simone Andrea Ganz. Per lui nel 2021/22 ben 14 gol in bluceleste. Ma ora Ganz è pronto a dare un dispiacere ai suoi ex fan: «Per il bene della Triestina, sì, non certo per il male del Lecco – spiega il cannoniere figlio d’arte -. Mi sto trovando bene a Trieste perché è una bella città e una bellissima tifoseria. Come quella del Lecco. Ma qui siamo molto in difficoltà. Si può uscirne solo lavorando giorno dopo giorno e credendoci. E noi ci crediamo».

Partenza lenta

Per ora “solo” tre gol all’attivo per Ganz. Ma era stato così anche nella scorsa stagione con il Lecco: fino al 29 gennaio solamente due gol e un assist. Anche perché non lo facevano giocare. Poi dal 29 gennaio in poi altri 12 gol. Corsi e ricorsi storici, Ganz ruppe il suo digiuno partecipando con la sua rete al 2 a 0 contro la Triestina, nella gara di ritorno al Rigamonti-Ceppi. Per ora Ganz ha segnato tre reti con gli alabardati, dicevamo: «Ho segnato contro la Virtus Verona, contro la mia ex squadra, il Mantova (ci aveva segnato contro anche con il Lecco la stagione scorsa, n.d.r.) e la Pro Patria. Il primo gol l’ho segnato di destro, il secondo di testa e il terzo su rigore. Sono pochi? Non lo so. Quando la squadra gira, io sono il finalizzatore e segno. Quella è la mia qualità. Quando la squadra fa fatica, faccio fatica anche io. È stato il mio segreto a Lecco: la squadra, quando sono diventato utile, ha cominciato a girare e di conseguenza a Lecco ho segnato tanto».

Gli amici

Cosa manca a Ganz di Lecco? Gli amici, in primis. «Stavo bene con i compagni e li sento ancora. Scapuzzi e Maldini sono i miei migliori amici e mi è dispiaciuto non poter giocare con loro. È stata la mia miglior stagione regolare con tanto di record di gol, quella di Lecco. Soprattutto dopo gennaio, per cui Lecco per me è un bel ricordo». Ma allora perché andar via? Ganz è molto chiaro: «Sono andato via perché credevo nel progetto Triestina. Pensavo fosse importante. Non sono andato via per il patron se è questo che volete sapere. Qui la società è molto ambiziosa. E Di Nunno mi aveva chiamato per convincermi a rimanere, ma avevo già fatto la mia scelta: quando siamo stati fermi, però, nei mesi estivi, non si era fatto sentire e quando l’ha fatto era tardi».

Celjak, Battistini, Enrici, una difesa che Ganz conosce bene: «Li sento spesso, per cui non ci sono segreti. Cercheremo di “fregarci” a vicenda domenica. Ma spero sia una buona domenica per me, anzi per la Triestina, anche se non segnerò io. Certo, mi diverto quando faccio gol a ex compagni, perché ci sono sempre gli sfottò, e io mi diverto a segnare». Ganz esulterà in caso di gol? «Non lo so. Non credo. Però se dovesse succedere sarà per la gioia per i miei compagni alabardati, vista la situazione, e non certo per mancanza di rispetto verso il Lecco e tantomeno i suoi tifosi».

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