Foschi in veste minimalista: «Salvi con 13 turni d’anticipo»

Il mister bluceleste dopo il successo del Lecco contro l’Albinoleffe: «Contenti di aver raggiunto il primo obiettivo. I playoff il prossimo, poi se mai i primi tre posti».

Un Albinoleffe tignoso. Simile al Lecco che in più ha solo una maggior capacità e qualità nel ribaltare le azioni. E così è stata dura, durissima. Non si sarebbe potuto fare meglio contro i lanieri, una delle squadre più scomode da incontrare del campionato. Ma con lo spirito bluceleste della ripresa di ieri è difficile per tutti, farcela.

«Questo è il nostro spirito – ammette mister Luciano Foschi - . Avevamo di fronte una squadra che sapevamo avrebbe battagliato sino alla fine. Non è un caso che l’Albinoleffe abbia raccolto più punti in trasferta che in casa. Sapevamo che avremmo dovuto farci trovare pronti a battagliare su ogni pallone, vincere le seconde palle e costruire qualche giocata ogni qualvolta se ne presentasse l’occasione».

«Siamo sempre stati in partita - aggiunge - e non abbiamo mai dato l’impressione di esserci lasciati andare, neanche dopo il gol del momentaneo pari. Anzi, siamo stati compatti e poi l’episodio del rigore ci ha favorito, ma credo che la vittoria del Lecco sia meritata perché abbiamo fatto qualcosina in più rispetto a loro. Abbiamo vinto una partita di categoria che ci dà forza, ci fa salvare».

Foschi su questo obiettivo raggiunto fa un ragionamento semplice: «Siamo contenti di aver ottenuto il primo obiettivo, la salvezza. L’abbiamo raggiunto con 13 giornate d’anticipo per cui il prossimo obiettivo saranno i playoff. E se li raggiungeremo con delle partite di anticipo allora potremmo pensare alle prime tre posizioni…».

È minimalista Foschi. Che, forse, ieri, ha sbagliato solamente nel ritardare qualche cambio. Come il suo collega Biava che ha inserito Giorgione e Cocco con colpevole ritardo. Ma alla fine ha sempre ragione il tecnico laziale visto il risultato: «Bisogna stare attenti. Ci sono degli equilibri che i cambi possono migliorare, ma se la partita è talmente in equilibrio rischi anche di fare dei danni - spiega l’allenatore sulla richiesta di cambio per Zambataro a furor di popolo -. Se mi rendo conto che c’è questo equilibrio, tendo ad aspettare il momento opportuno o che la partita mi sembri giusta per quel cambio. Se la squadra ha equilibrio e sta facendo bene, non cambio. Ma siamo stati bravi e fortunati. E i complimenti vanno a chi subentra, anche tardi. A chi, come Lakti, non giocava da tanto ma la sua è stata una prestazione importante. Zuccon entra e lotta su ogni pallone. Ardizzone, che era l’alternativa a Galli, l’abbiamo perso per qualche settimana. Sono contento dello spirito. Dobbiamo sempre partire da lì. Da lì mettiamo tecnica, tattica, e tutto il resto. Ma la voglia di non mollare mai ci ha fatto fare 42 punti che sono tanti».

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