E ora ben venga il mercato. «Ma senza stravolgimenti»

Luciano Foschi, mister del Lecco: «Ci sarà modo di intervenire per qualche rinforzo che ci consenta di giocarcela».

Terzi in classifica. Chi l’avrebbe mai detto a inizio torneo? Di sicuro non noi che avevamo giudicato come assolutamente insufficiente il calcio mercato estivo. Eppure la squadra va. Contro ogni pronostico.

Ora, però, bisogna fare la differenza: comprare. Venerdì l’ultima partita che chiude l’anno, non il girone d’andata concluso a Vercelli, anche se è la prima gara del girone di ritorno. Anche perché c’è poi la sosta… Non troppo lunga, ma neanche corta. «Ci saranno Natale, le festività. E ci sarà modo di intervenire sul mercato - spiega Foschi - . È anche vero che una squadra come la nostra non ha bisogno di stravolgere niente, ma di qualche rinforzo che le consenta di giocarsela. E chi arriva deve giocarsi il posto perché entra in una squadra che è ai vertici, non in una che deve salvarsi. Chi arriva ben venga, sarà di sicuro un giocatore che vogliamo, che abbiamo cercato. Ma chiunque egli sia, dovrà essere bravo a calarsi in un gruppo che sta bene insieme. Non sarà facile per chi arriverà inserirsi».

E per inserirsi, Foschi intende guadagnare la maglia da titolare. Perché questo gruppo, peraltro, è una spugna: assorbe tutto. Da chi sembrava tagliato fuori a chi pareva partire da titolare e poi è lentamente scivolato fuori. Si gioca in undici e i blucelesti in lista sono 24. Per cui, esclusi i giovanissimi che possono essere tenuti fuori lista (dai 2003 in su), non c’è spazio per tutti. Bisogna dunque trovare gli uomini giusti al posto giusto.

E Foschi ha ragione: non sarà facile. Perché inserire nuove tessere in un puzzle già quasi completo, è difficile. Bisogna trovare le tessere giuste al posto giusto. Non le migliori possibili, ma quelle che più si adattano al puzzle. Con precise caratteristiche, tra l’altro: l’attaccante deve “vedere la porta”, ma essere anche capace di aiutare la fase difensiva.

Un centravanti con la propensione al sacrificio come Pinzauti e Buso, insomma, ma con più reti all’attivo. E, dietro, ci vogliono un centrale e almeno un braccetto sinistro. A destra Celjak e Lepore potrebbero bastare, ma a sinistra c’è solo Enrici. Altri giocatori possono arrivare, magari un centrocampista dalla fisicità alla Galli, ma non sono indispensabili. I tre suddetti, invece, sì.

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