TRAGICO CANYONING:
DUE MORTI A GORDONA
IN VAL PILOTERA

Poco prima dell’una di stanotte, il gestore dell’agriturismo dove il gruppo (sette persone, tutte di lingua tedesca) era alloggiato si è allarmato e ha segnalato il mancato rientro. Le informazioni erano abbastanza precise e indicavano che erano usciti per fare canyoning in Val Pilotera.

Un’attività sportiva in montagna è finita in tragedia. E non è, purtroppo, la prima volta. È successo nella zona della Val Bodengo, nel territorio di Gordona. Due turisti (un cittadino austriaco di 41 anni e un cittadino tedesco di 48 anni) che praticavano il canyoning (sport acquatico che consiste nella discesa gole strette) hanno perso la vita nel torrente della Val Pilotera, fatto di strette anse e gole profonde, che solca la selvaggia e appartata vallata alpina all’imbocco della Valchiavenna. Stavano praticando canyoning in una gola del torrente, quando probabilmente sono andati a sbattere contro le rocce cadendo dall’appiglio. La dinamica, però, è ancora in fase di definizione. Illesi gli altri cinque amici e connazionali delle vittime.

Poco prima dell’una di stanotte, il gestore dell’agriturismo dove il gruppo (sette persone, tutte di lingua tedesca) era alloggiato si è allarmato e ha segnalato il mancato rientro. Le informazioni erano abbastanza precise e indicavano che erano usciti per fare canyoning in Val Pilotera. Una squadra del Cnsas, VII Delegazione Valtellina Valchiavenna, è partita subito, con tecnici alpini e tecnici di soccorso in forra (squadra regionale lombarda). Hanno individuato i cinque che si trovavano fuori dal torrente ma mancavano due persone, che si erano calate nella cascata. I soccorritori si sono calati e hanno visto uno dei due uomini intrappolato nelle corde, senza vita, sotto il getto della cascata.

Mentre provvedevano al recupero, all’alba le condizioni di luce sono migliorate ed è quindi stato possibile localizzare anche il secondo disperso, che si trovava in una pozza circa 300 metri più a valle. L’uomo è stato avvistato dal ponte. Il recupero dei due corpi è stato particolarmente complesso e impegnativo, in un caso eseguito tramite la tecnica del contrappeso, data anche la forte portata d’acqua all’interno della cascata. Sul posto anche l’elicottero decollato da Bergamo, il Sagf - Soccorso alpino Guardia di finanza e i Vigili del fuoco. Le operazioni di recupero si sono concluse in mattinata.

Le salme sono state recuperate e portate all’obitorio dell’ospedale di Chiavenna, a disposizione del magistrato di turno oggi alla Procura di Sondrio che, nelle prossime ore, deciderà se disporre l’autopsia o accontentarsi della semplice ricognizione cadaverica. Sul luogo della disgrazia, per le prime indagini, oltre ai Vigili del fuoco di Mese, i militari del Sagf della Guardia di finanza di Chiavenna.

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