Galimberti, bomber laureato. Undici centri in gialloblù

Classe ’96, in forza al Barzanò, è il miglior goleador nostrano. «Selezionato dall’Inter a 10 anni, a venti la triennale in Economia, e ora qui».

In attesa di tornare in campo domenica 22 gennaio, è tempo di numeri e bilanci dopo la fine del girone di andata di tutti i campionati dilettanti, dalla Serie D alla Terza categoria. Sfogliando statistiche e tabellini si scopre che Davide Galimberti, classe ’96 del Barzanò di Terza, è il miglior bomber nostrano di questa prima parte di stagione. Per lui 11 centri in maglia gialloblù e un primato da conservare sino al termine della stagione.

Le parole

«Sapevo di essere il capocannoniere del campionato, ma niente di più» rivela Davide, originario di Casatenovo e con alle spalle esperienze importanti in settori giovanili di grande prestigio.

«Ho iniziato a giocare a 4 nella Luciano Manara e poi all’Aurora - prosegue Galimberti -, poi ho avuto la fortuna di essere selezionato dall’Inter all’età di 10 anni. Ho giocato lì per 4 stagioni, poi sono passato all’Atalanta e al Monza. Esperienze che per un ragazzo di quell’età sono molto importanti, soprattutto per crescere come uomo e non solo come calciatore. Ti accorgi della grande occasione che hai avuto solamente quando sei più grande e ti rendi conto che non tutti l’hanno avuta».

Davide torna poi nel lecchese vestendo la maglia dell’Olginatese: «Con i bianconeri ho giocato più che altro nella Juniores Nazionale, andando comunque in panchina in qualche occasione con la prima squadra in Serie D». Giocatore dotato di grande tecnica, si esprime al meglio nel ruolo di seconda punta svariando su tutto il fronte d’attacco, ma una volta terminate le scuole superiori capisce che per lui il calcio è una passione e non un lavoro, decidendo così di dare la priorità al suo percorso di studi all’università. «Ho preferito allontanarmi un po’ dal calcio per dedicarmi il più possibile allo studio. In quel periodo ho giocato proprio nel Barzanò in Prima categoria, ma dopo la laurea triennale in Economia a Milano ho vissuto a Berlino due anni per frequentare un master, smettendo di giocare. Il calcio è comunque sempre rimasto dentro di me e quando sono rientrato in Italia ho ripreso».

La squadra

A poter contare sulle sue qualità è ancora il Barzanò: «Purtroppo sono tornato a casa nel marzo 2020, all’inizio della pandemia e la stagione non era più ripartita. L’anno scorso ho ricominciato nel Barzanò in Terza segnando 21 gol, chiudendo secondo nella classifica marcatori del campionato».

Il vizio del gol non lo ha perso neanche quest’anno e ora i gialloblù contano su di lui per tornare in Seconda.

«L’obiettivo è quello e va bene anche attraverso i playoff. A livello personale mi piacerebbe ripetere il numero di gol dell’anno scorso, ma l’importante è che stavolta servano per raggiungere il traguardo di squadra. Siamo un bel gruppo che si è formato l’anno scorso e che in estate è stato rinforzato con un paio di innesti di valore e secondo me possiamo farcela».

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