Woody Allen & C.
tra luna e stelle a Como

Como: la storica rassegna di cinema all’aperto “35 mm” si trasferisce al Museo Garibaldi. Mercoledì la pellicola inaugurale. Biglietti solo online

Un trasferimento di qualche metro più in là, ma sempre all’interno della Città Murata. Una capienza ridotta, ma una sera di proiezione in più per accontentare il maggior numero possibile di persone nel rispetto delle normative per l’emergenza sanitaria.

La storica rassegna cinematografica del circolo Arci Xanadù “35mm tra la luna e le stelle” riparte dal Museo Garibaldi di piazza Medaglie d’Oro mercoledì 15 luglio con “Un giorno di pioggia a New York”, ultima opera di Woody Allen, che verrà poi replicata i due giorni seguenti, giovedì 16 e venerdì 17. Per un momento si era temuto che anche questa forma di spettacolo andasse persa, ma tutto si è concluso per il meglio, grazie ai patrocini della Camera di Commercio di Como - Lecco e del Comune di Como che ha messo a disposizione questo nuovo spazio.

La differenza più grande rispetto al passato riguarda i biglietti. Potranno essere acquistati unicamente on line, sul sito www.spaziogloria.com per evitare code – e quindi assembramenti – all’ingresso. E veniamo ai titoli in cartellone fino al 18 settembre. Il 22, 23 e 24 “Dio è donna e si chiama Petrunya” della regista macedone Teona Strugar Mitevsk, presentato in concorso nella selezione principale della Berlinale 2019 (dove ha vinto il Guild Film Prize e il Premio della giuria ecumenica) e in numerosi altri festival internazionali, tra cui il Torino Film Festival, oltre ad avere ricevuto il Premio Lux dal Parlamento europeo: un eccellente occasione per recuperare un film d’autore che ha avuto pochissima circolazione prima del lockdown.

Il 29, 30 e 31 “1917” di Sam Mendes, ambientato verso la fine della Grande guerra, con un cast di grandi attori tra cui spiccano Colin Firth e Benedict Cumberbatch. Il 5, 6 e 7 agosto “Ritratto della giovane in fiamme” di Céline Sciamma: nella Francia del secondo Settecento, una pittrice deve realizzare il ritratto di una futura sposa che, però, non ha alcuna intenzione di sposarsi e mette in crisi tutto. Il 12, 13 e 14 agosto non poteva mancare “Joker” di Todd Phillips, che ha traghettato Joaquin Phoenix verso l’Oscar. Una performance totale, che mette in ombra tutte le altre del film (compresa quella del signor De Niro), che rivaleggia con quella, a sua volta premiata con l’ambita statuetta, del compianto Heath Ledger, frutto di una trasformazione a tratti insostenibile nell’insano criminale creato dalla fantasia di Bob Kane e Bill Finger come nemesi definitiva di Batman anche se, in pochi minuti, ci si dimentica dell’origine fumettistica del film. Un lavoro anche sul corpo che ha dell’incredibile e che ha confermato l’attore come uno degli interpreti contemporanei più intensi. Ed è anche un vero cult movie, un lungometraggio che si torna a vedere e rivedere.

Il “Pinocchio” di Matteo Garrone sarà sullo schermo il 19, 20 e 21 che ha fatto discutere anche per il ritorno al cinema di Roberto Benigni, che è un buon Geppetto almeno quanto era stato un terribile burattino di legno nella sua maldestra trasposizione di quasi vent’anni fa. Il 26, 27 e 28 agosto si ride per “Cena con delitto”, brillante parodia dei gialli alla Agatha Christie con un estroso Daniel Craig lontanissimo dal ruolo di 007. “La dea fortuna” è l’ultima opera di Ferzan Ozpetek dove Edoardo Leo e Stefano Accorsi interpretano una coppia in crisi alle prese con i figli di un’amica e con la sua terribile madre omofoba. Con “Richard Jewell”, in proiezione il 9, 10 e 11 settembre Clint Eastwood dopo “American sniper”, “Sully” e “Il corriere”, torna a ispirarsi alla vicenda reale di un uomo qualunque che realizza un’azione straordinaria, in questo caso sventare un attentato alle Olimpiadi del 1996 solo per essere sospettato dall’Fbi di esserne l’autore.

Gran finale il 16, 17 e 18 con “C’era una volta Hollywood” di Quentin Tarantino, un altro film che, da quando è uscito, il pubblico sta continuando a rivedere.

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