Sotto le brillanti stelle del jazz
A Cantù ecco l’Yves Theiler Trio

Proposta di grande qualità questa sera sul palcoscenico del Teatro San Teodoro: in concerto il gruppo guidato dal pianista zurighese che mescola jazz, funk e hip-hop

Dopo lo splendido omaggio alla “Far East suite” di Duke Ellington, opera di uno scatenato Giovanni Falzone alla guida di un quintetto particolarissimo e formato per l’occasione, stasera Musicamorfosi porta stasera, venerdì 8 febbraio, alle 21 sul palco del Teatro San Teodoro in via Corbetta 7 a Cantù, il trio guidato dal pianista zurighese Yves Theiler. Al suo fianco Luca Sisera al basso e Lukas Mantel alla batteria.

Theiler, 31 anni appena compiuti, allievo di Ethan Iverson, pianista dei Bad Plus, ha fatto sua una concezione musicale che mescola funk, jazz e hip hop. Agli studi musicali, Yves ha affiancato quelli di pedagogia, ma ha anche coltivato, come secondo strumento, la batteria, sviluppando, quindi, un’attenzione marcata al ritmo anche in ambito compositivo. Ed è stato come pianista, compositore e anche originale arrangiatore che si è fatto conoscere in Europa. Ha osato l’inosabile: tanti hanno adattato Bach al jazz, qualcuno ha osato riprendere Mozart, Brahms, ma nessuno aveva tentato di infondere un po’ di swing al granitico Wagner. E il magniloquente autore del “Ciclo dell’anello”, le sue ricchissime orchestrazioni, sono state riversate da Theiler in una minimale versione per duo jazz – pianoforte e contrabbasso – del “Tristan und Isolde” per lo Zurich Festspiele nel 2013. Ha scritto anche per chitarra classica, ha arrangiato brani pop e ha dato vita a diversi ensemble. Oltre al trio che si ascolterà stasera, ci sono le scorribande in duo, con Omri Ziegele o con Raetus Flisch (è con quest’ultimo che ha riletto Wagner). Si è esibito spesso anche come solista: in Italia è stato ospite di Rai Radio 3 per un concerto inedito. Ma questo trio resta il suo impegno principale.

Con sé ha chiamato Sisera, contrabbassista tra i più apprezzati della florida scena jazz elvetica, oltre trenta registrazioni alle spalle e numerose collaborazioni , fino a dare vita al quintetto Roofer. Mantel, dinamico batterista, a sua volta guida un sestetto, ma suona in numerose formazioni, spaziando tra i generi: Christy Doran’s Sound Fountain, Ghost Town, il duo Mantel-Membrez, Tré (originale trio di fiati e percussioni) e Buchers Organ Book. Nel futuro di Theiler, però, c’è una sfida come compositore: ha ricevuto la commissione dall’Orchestra nazionale dell’Uzbekistan che collaborerà con il trio Where’s Africa unendo, così, suggestioni musicali da tre continenti.

Fino a qui per presentare una serata di ottimo jazz, ma non basta. Non basta perché, nonostante l’assoluta qualità della proposta, il concerto di Falzone non ha raccolto il pubblico numeroso che avrebbe meritato. Occorre vincere la pigrizia, aprire le orecchie e il portafogli, sì, ma quello non tanto: solo 10 euro con numerose offerte. Una riduzione a 9 euro per under 30 e over 65 nonché per i soci di Parolario, Chiostrino Artificio, Allineamenti, Trebisonda, Associazioni FuoriTraccia, Libera, Aism, Emergency, Gabbiano, Asvap6, Cooperativa Attivamente, allievi dell’Accademia Teatrando, soci della cooperativa Progetto Sociale, soci Cai Cantù / Bcc, soci Bcc, Amici del teatro e corsisti. Per diversamente abili e under 14 l’ingresso è ridotto al 50 percento.
Alessio Brunialti

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