Sette giorni di jazz a Como
«La musica fa vivere la città»

Mobilitati da oggi numerosi locali del capoluogo (e non solo) per circa 40 concerti - L’organizzatore Gambardella: «Primo passo per realizzare una nuova rete cittadina»

Sette giorni di jazz in numerosi locali del capoluogo (e non solo) perché «Siamo fermamente convinti che la musica a Como debba tornare ad avere un ruolo da protagonista: questa settimana vuole essere il primo passo per costruire una nuova e attiva rete musicale, visti i numerosi consensi al progetto e le adesioni a questa rassegna. La musica è città viva e anima del turismo».

Parola di Gabriele Gambardella dell’associazione Music for Green che, in questi ultimi anni, sta realizzando un sogno che poteva sembrare impossibile. Tanti anni fa, oggi pare essere trascorso un secolo, erano numerosissimi i ritrovi dove si suonava, dal piano bar a veri e propri concerti, con una risposta di pubblico che dava un senso a tutto.

Oggi la situazione è ben diversa e trovare un musicista tra i tavolini di un caffè è diventata una cosa rara. Fino a che non si è opposto proprio Gambardella che, assieme ad Andrea Sinisi e Massimo Olivieri, ha messo in contatto locali e suonatori, si è inventato la “Green week” e “I giorni dell’ondivago”, ha creduto in esperienze che si sono esaurite troppo in fretta come “Comin’ jazz” e, ora, ecco questa “Como jazz week”: una quarantina di concerti da oggi fino al 18 giugno.

È il Quaranta4 di Casate che, proprio stasera alle 21, inaugurerà la rassegna con una jam session condotta da Massimo Scoca (bassista e contrabbassista dalla lunga carriera, in questo momento elemento portante della band di Maurizio Crozza) con il chitarrista Luca Meneghello e Maxx Furian, tutti nomi ben noti agli appassionati.

Ci sono locali che hanno già aperto i loro spazi alla musica da tempo: il Krudo e Il Sorso in piazza Volta, il Vintage Jazz in piazza Mazzini, il Lighthouse in via Garibaldi. Ma altri si sono appena affacciati o si affacceranno proprio grazie a questa rassegna. Quindi jazz al PreTesto di via Albertolli – giusto dirimpetto all’infopoint del Comune – al Caffè Duomo, a La Nouvelle Galerie e Da Pietro in piazza del Duomo, all’Arte Dolce Lyceum di via Cesare Cantù, al Blacket di piazza San Fedele, al Mystic Burger di via Diaz, al Vittoria Cafè & Bistrot di piazza Vittoria, al centralissimo Cortiletto di via Bonanomi, all’Ariston di via Rovelli, all’Argentino in via Pretorio, al No Name di piazza Volta, al Fresco di viale Lecco, al Ristorante In Teatro di piazza Verdi, anche da Tina Beretta in via Rusconi. Anche due alberghi: il Terminus e il Vista Palazzo, a due passi dal lago. E si esce dal centro con il Garden di via Varesina per lasciare Como per l’Osteria del Beuc e l’Osteria Cantinafrasca di Cernobbio, l’Osteria Petronilla di Albavilla, La Pòsa di Porlezza.

Si alterneranno i più bei nomi del jazz lariano e, se l’iniziativa dovesse prendere piede, Music for Green auspica di “importare” qualche bel nome anche da fuori. Il tutto tenendo ben presenti le numerose problematiche contemporanee, prima fra tutte il disturbo perché può sembrare paradossale, ma per chi, invece, non vuole unirsi al coro, ma abita sopra a esso, la musica equivale al rumore: nelle zone più “sensibili” sono previste performance dalle 18 alle 21.

Nell’edizione de La Provincia in edicola martedì 11 giugno il programma della manifestazione

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