Parte la “Transiberiana” del Banco
Farà sosta anche a Chiasso

Debutto a Verona del tour legato alla pubblicazione del nuovo album - A Milano l’8 novembre, ma spunta una location ancora più vicina: il Cinema Teatro ticinese

È partito ieri da Verona, toccherà diverse città italiane (a Milano l’8 novembre al Teatro Dal Verme) e, a sorpresa, anche il vicinissimo Cinema Teatro di Chiasso, il prossimo 11 gennaio.

È il tour di “Transiberiana” del Banco del Mutuo Soccorso, nome leggendario del rock progressivo nostrano (e non solo), tornato a pubblicare materiale inedito dopo una lunga pausa. Sempre saldamente guidato da Vittorio Nocenzi, che ha gettato i presupposti di questo gruppo poco meno di cinquant’anni fa, il Banco è tornato con un concept, come ai tempi dello storico “Darwin”, ispirato, naturalmente, alla ferrovia più lunga del mondo che diventa, anche, un’affascinante metafora del lungo viaggio dell’uomo e, secondo lo stesso Nocenzi, anche del percorso, talvolta accidentato, della sua creatura.

Se con il fratello Gianni il discorso, anche musicale non si è mai interrotto – tanto è vero che è stato ospite sul palco dell’esordio veronese della tournée – due elementi focali della formazione non ci sono più o, per utilizzare la metafora suggerita da “Transiberiana”, sono scesi a due stazioni precedenti. Prima Francesco Di Giacomo, la voce, la presenza, il volto, poi Rodolfo Maltese, chitarrista dalla tecnica unica, unita a un grande cuore che emergeva da ogni nota, ci hanno lasciato, suscitando una commozione profondissima nei fan rimasti con il fiato sospeso quando anche Vittorio Nocenzi è stato colpito da un’emorragia cerebrale.

«Ma sono ancora qui – aveva detto presentando il disco – e credo che il tempo che mi è stato regalato da quel momento fosse da spendere anche per fare nuova musica con il Banco: ‘un’idea che non si può fermare’”. Un’idea che è germogliata durante la realizzazione della “Legacy edition” di “Io sono nato libero”: invece di limitarsi cercare qualche inedito nei cassetti, Nocenzi ha scritto dei nuovi brani che proseguivano il discorso originale. Il risultato, “La libertà difficile”, ha accontentato critici e pubblico e ha suggellato la nascita di una nuova coppia artistica, quella con il figlio Michelangelo che ha collaborato anche alla composizione di “Transiberiana”, mentre alla stesura dei testi del concept ha collaborato Paolo Logli. La formazione attuale comprende i chitarristi Filippo Marcheggiani e Nicola di Già, il bassista Marco Capozi e Fabio Moresco alla batteria che circondano il pianoforte e le tastiere di Vittorio Nocenzi mentre Tony D’Alessio, cantante dal timbro nitido e robusto ha saputo dare un’impronta personalissima ai brani senza snaturare lo spirito del Banco.

Dal vivo, naturalmente, non mancano e non mancheranno neanche a Chiasso quei brani che hanno fatto la storia di quello che, all’epoca, si definiva “pop italiano”: “R.I.P.”, “Metamorfosi”, “Il ragno”, “Non mi rompete” tornano a vivere grazie a questi musicisti capaci di valorizzare note tanto amate, donandogli una linfa nuova, e a un cantante che non cerca confronti, ma che interpreta, con profonda umiltà, parole e melodie che sono nell’immaginario collettivo.

I biglietti saranno in vendita alla biglietteria del Cinema Teatro a partire dal 10 settembre, da 38 a 25 euro.

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