Mario Bianchi guarda la luna:
videomessaggio al Sociale

Oggi alle 21 nella Sala Pasta una personale galleria di impressioni lunari sul tema della Stagione notte

È dedicato alla luna, alle stelle, all’Infinito il videomaggio che Mario Bianchi proietterà stasera alle 21 nella Sala Pasta del Teatro Sociale. Ispirandosi al tema della Stagione notte - “Tutta colpa della luna” - ha raccolto una personale galleria di suggestioni cinematografiche viaggiando attraverso la storia di una settima arte che ha guardato in alto prestissimo. Se per Lucio Dalla «la luna è una palla ed il cielo un biliardo», per un pioniere come Meliès il nostro satellite è un volto ricoperto di panna montata che si irrita quando gli spediamo un razzo che lo colpisce nell’occhio.

“Le voyage dans la lune”, a quasi 120 anni dalla sua prima proiezione (è datato 1902) non è solo il primo film di fantascienza, ma offre la straordinaria opportunità di osservare come gli uomini dell’Ottocento immaginavano lo spazio. Prendendo spunto da Verne e Wells, il cineasta francese ci mostra gli uomini che centrano quel bersaglio fluttuante grazie a un grande cannone che spara un’astronave – proiettile che arriva a destinazione in pochi istanti. Sulla superficie lunare si cammina senza preoccuparsi della diversa gravità né dell’aria e, soprattutto, ci sono i Seleniti, dei selvaggi non dissimili da come venivano descritte certe popolazioni della terra quando entravano a contatto con la nostra civiltà.

Per tornare indietro, naturalmente, basta lasciar cadere il proiettile che piomberà di nuovo sul nostro pianeta per atterrare, tranquillamente, sull’acqua (almeno quest’ultima parte era già azzeccata). Da lì si diparte una lunga storia d’amore tra la macchina da presa, la luna e le stelle. L’ingresso è libero.
Alessio Brunialti

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