«Leonardo? Un rompiscatole»
Parola di Philippe Daverio

Il critico sarà ospite domenica a Lomazzo per una conferenza dedicata al genio: «Andava controcorrente, ed era un mitomane, ma resta soprattutto una figura attuale»

Sarà Philippe Daverio il protagonista del secondo e ultimo appuntamento dedicato a Leonardo da Vinci e organizzato dal Gruppo culturale Lomazzo con l’assessorato alla cultura del Comune, la biblioteca civica e le associazioni della città. Stasera, domenica 29 dicembre, alle 21 nella chiesa di San Siro in via Milano 24 “Leonardo il mitomane”.

Un titolo provocatorio e intrigante, secondo il celebre critico, pienamente giustificato: «Leonardo era un rompiscatole, uno che andava controcorrente, ma soprattutto un mitomane che nella storia ha sempre attratto i mitomani. Primo tra tutti: Napoleone che aveva appeso la Gioconda in camera da letto», ma anche «una figura attualissima, un genio della sperimentazione perenne».

L’evento vuole anche essere un omaggio ai cento anni della decorazione ad affresco della chiesa di San Siro, opera di Luigi Morgari. Partecipazione gratuita, su registrazione su www.eventbrite.it. E nell’anno del cinquecentenario della morte del genio toscano si sono moltiplicate le iniziative culturali a lui dedicate.

È in corso fino al prossimo 19 aprile al Castello Sforzesco di Milano “Leonardo mai visto”: lì l’artista realizzò il gigantesco affresco che decora la sala di rappresentanza di Ludovico il Moro. Nel dipinto un pergolato naturale, composto da diciotto alberi, sulle pareti tracce del Monocromo, prima interpretato come un intervento successivo, ma poi riconosciuto di mano leonardesca, restaurato recentemente grazie a Fondazione Cariplo riportando alla luce rocce, sottobosco, case e colline che impreziosivano quei muri. Un disegno complesso, ricostituito con l’installazione multimediale “Sotto l’ombra del Moro. La Sala delle Asse”, curata da Massimo Chimenti, che immerge il pubblico nell’ambiente evidenziando i particolari.

Terminerà il 31 lo “street tour” “You are Leo”, un percorso in cinque tappe a partire da piazza del Duomo per guardare Milano con gli occhi di Leonardo grazie a dei visori di realtà virtuale.

Così oltre al cantiere che diede vita alla cattedrale e gli straordinari edifici che oggi non ci sono più, come Santa Maria Maggiore, Santa Tecla, il Portico dei Figini e il quartiere del Rebecchino, si può ammirare il grande cavallo d’argilla nella corte di Palazzo Reale, scoprire i segreti dei Navigli e di corso Magenta, dove si trovava l’antica Porta Vercellina, fino al Cenacolo di Santa Maria delle Grazie (info: youareleo.com).

C’è tempo ancora fino al 12 gennaio, infine, per visitare “Leonardo e il suo lascito: gli artisti e le tecniche” alla Pinacoteca Ambrosiana di piazza Pio XI 2. In esposizione opere autografe del grande maestro e di artisti milanesi influenzati dalla sua opera, selezionati da Benedetta Spadaccini per “presentare in modo nuovo, agli studiosi e al grande pubblico, una selezione di disegni realizzati da Leonardo da Vinci e dai pittori della sua cerchia”. La mostra è arricchita dai risultati delle indagini diagnostiche eseguite sulle opere e presentate in macrofotografie e in alcuni video. Ingresso a 15 euro.

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